Futuro dell'ortofrutta, le vostre risposte

I risultati del sondaggio nell'area "F&V Retail for the future" di Macfrut

Futuro dell'ortofrutta, le vostre risposte
La ricetta per dare valore all'ortofrutta? Un mix equilibrato di ingredienti. Con il fattore "g", ossia il gusto, in primo piano. La pensano così i tanti visitatori di Macfrut che hanno partecipato al sondaggio real time organizzato da Agroter e Italiafruit News nell'area "F&V Retail for the future", ideale prosecuzione dell'evento Think Fresh di sette giorni fa.



Intervistati sui temi chiave per il futuro della filiera in modo da avere un punto di vista operativo e confrontarlo con quello dei consumatori, i partecipanti alla rassegna riminese hanno fornito risposte che evidenziano un sostanziale bilanciamento tra i sostenitori della differenziazione su diversi segmenti (primo prezzo, bio, residuo zero, locale) che ha ottenuto il 52% dei consensi e la specializzazione alto di gamma, al 48%. 



Divario più robusto nel quesito sulla chiave di volta per aumentare i consumi in Italia: il 55,9% punta con decisione sulla gratificazione al palato, mentre il 44,1% opta per il profilo nutrizionale. 



Ma la pandemia ha portato più o meno disponibilità a spendere per frutta e verdura da parte dei consumatori? La percezione in questo caso è fortemente eterogenea, con la metà esatta degli interpellati che ha notato una maggiore capacità e l'altro 50% che invece sostiene ve ne sia stata di meno.

Risultati importanti che, insieme a quelli presentati a Think Fresh e a quelli che verranno illustrati il primo dicembre nello Speciale Frutta & Verdura, incentrato sull'innovazione, contribuiscono a definire i contorni settoriali in proiezione futura, quando il concetto di valore dovrà assumere un ruolo ben più preponderante.

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