La tracciabilità per vendere a maggior valore

Il caso della Cipolla ramata di Montoro che sceglie la blockchain

La tracciabilità per vendere a maggior valore
Una tracciabilità che parla ai consumatori, che parte dal semenzaio e arriva in tavola per assicurare e rassicurare chi sceglie il prodotto. La Cipolla ramata di Montoro, prodotto agroalimentare tradizionale campano (Pat), grazie all'innovativo progetto dell'azienda GB Agricola con la startuo Authentico, è la prima cipolla italiana certificata in blockchain.



"Così garantiamo l'autenticità del nostro prodotto e rimarchiamo ancora una volta che esiste una sola ramata di Montoro - sottolinea Nicola Barbato, presidente del Comitato promotore della Cipolla ramata di Montoro e amministratore di GB Agricola - Il nuovo sistema di tracciabilità con blockchain aumenta i nostri standard di trasparenza: attraverso il QR Code riportato in confezione, il consumatore può conoscere la storia di ogni cipolla. La Gdo ha capito che la territorialità vende, noi prima ci abbiamo messo la faccia e ora rendiamo tutta la nostra attività accessibile a chi vuole conoscere il prodotto".



La Cipolla ramata di Montoro è una varietà autoctona che cresce nel territorio della valle dell'Irno ed è incentrata nel comune di Montoro (Avellino). GB Agricola ha recuperato questo bulbo sviluppandone la produzione - oggi sulle 120-130 tonnellate all'anno - e portandolo sui banchi della distribuzione moderna, da Esselunga a Despar, da Conad a Sisa, da Bennet a Metro).



L'azienda ogni anno riproduce le cipolle da seme in campi lontano dalle altre coltivazioni e poi adotta la tecnica dei semenzali: si trapianta da gennaio a marzo e poi si raccoglie tra giugno e luglio. La Cipolla ramata di Montoro è raccolta con le foglie, che aiutano durante la fase di asciugatura e di conservazione in cella a difendere il prodotto. "Con questo sistema - puntualizza Barbato - dopo la raccolta la linfa delle foglie trasloca nel bulbo, che così cresce ancora un po'. Le foglie, inoltre, ci servono per intrecciare il prodotto, mentre nei bins creano quello spessore tra una cipolla e l'altra che consente la necessaria ventilazione per una conservazione ottimale. Abbiamo celle costruite ad hoc da Frigoveneta, con evaporatori potenziati e un ricircolo d'aria continuo: è stata riprodotta la tecnica dei nostri nonni, quando realizzavano pagliai intavolati a terra per far passare il vento".



Ma torniamo alla tracciabilità. Quando la cipolla è raccolta, ogni bis viene contrassegnato da lotto, data di raccolta e peso. La tracciabilità continua poi nella sala di lavorazione, dove vengono aggiunte ulteriori informazioni sul tipo di lavorazione. Il QR Code riporta a una pagina web dove si possono trovare anche le analisi multiresiduali di ogni lotto.



"Sostenibilità, etica e trasparenza: con la blockchain e il QR Code tuteliamo l'eccellenza di questo prodotto dagli illeciti e diamo la comunicazione che merita alla Cipolla ramata di Montoro - racconta Giuseppe Coletti, Ceo di Authentico (nella foto sotto) - Oltre alle informazioni sulla coltivazione, infatti, il consumatore può trovare le caratteristiche nutraceutiche del bulbo e consigli per cucinarli. La tracciabilità di filiera fa vedere la vita della cipolla e può consentire di vendere a maggior valore: non è marketing, ma questa certificazione può dare un forte differenziale competitivo, genera fiducia nel consumatore e ne semplifica il processo di acquisto. In questa prima fase ci siamo concentrati sul prodotto fresco, in una seconda applicheremo la blockchain anche per il trasformato".



La Cipolla ramata di Montoro si conserva a lungo, fino all'aprile successivo alla raccolta. "E' presente sul mercato per circa nove mesi - prosegue Barbato - E tutta la sua lavorazione è eseguita rigorosamente a mano vista la delicatezza del prodotto. E' una cipolla dolce e aromatica, che si presta bene a un'insalata così come a una lunga cottura".



GB Agricola coltiva in biologico e presta grande attenzione alla sostenibilità. Con il supporto di Timac Agro ha messo a punto piani di concimazione a base organica che hanno dato risultati interessanti, ma anche sul fronte del packaging ha un approccio innovativo. Le Cipolle, infatti, vengono confezionate in bauletti di cartone, certificato FSC, realizzati riciclando carta proveniente dal macero campano. La fustella, poi, è automontate, senza punti metallici e collanti chimici: può quindi essere riciclata ancora con semplicità.


Nicola Barbato, Giuseppe Coletti, Carmela D'Amato, Antonio Limone, Francesca Vitolo

"Nicola Barbato è uno dei pionieri della tracciabilità - afferma Antonio Limone, direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno - Ha ereditato una tradizione e incrocia innovazione e tecnologia. La tracciabilità è il pilastro della sicurezza alimentare: chi si fa guardare nella sua filiera e consente di verificare i processi dà al consumatore la possibilità di conoscere il prodotto. E a proposito di prodotto, la Cipolla ramata di Montoro è pregiata, ha la capacità di conservarsi mantenendo integre le proprietà nutraceutiche".

E la Cipolla ramata di Montoro continua il suo percorso verso il riconoscimento Igp. Diversi centri di ricerca - tra cui Cnr e Cra - stanno compiendo studi necessari poi ad accelerare l'iter per ottenere il marchio comunitario.

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