Drupacee, uva, pere estive: tutti i prezzi nei campi

Aumenta l'offerta ma l'interesse resta alto, nettarine meglio delle pesche

Drupacee, uva, pere estive: tutti i prezzi nei campi
Aumenta l'offerta di frutta estiva e calano i prezzi all'origine (franco partenza Op): è quanto emerge dal Report Ismea riferito al periodo 28 giugno-4 luglio.  La scorsa settimana pesche e nettarine hanno accusato un ridimensionamento dei listini legato all'aumento delle disponibilità; buona peraltro la domanda sia interna sia estera, che ha permesso un fluido svolgimento degli scambi. Prosegue la raccolta delle susine con quantitativi in aumento ma ancora contenuti; ultimi stacchi, viceversa, per le ciliegie, rapidamente collocate a fronte di un profilo qualitativo ottimale. Ancora, si intensifica la raccolta per l'uva da tavola pur con limitatissime partite di varietà apirene. Prime contrattazioni per le pere estive di provenienza emiliano romagnola.



Entrando nel dettaglio, l'inizio di luglio ha segnato la fine della campagna di commercializzazione nell'areale barese per le ciliegie; ultime contrattazioni nel bacino produttivo modenese. Le  limitate quote di prodotto dal profilo qualitativo apprezzabile hanno trovato agevole collocamento sulla base - sottolinea Ismea - di quotazioni stabili. In fase conclusiva la campagna anche nei siti produttivi veronesi dove ha avuto inizio la raccolta delle prime quote di Mora di Verona: le disponibilità immesse sul mercato dallo standard qualitativo soddisfacente sono state scambiate sulla base di quotazioni in calo rispetto all'esordio dello scorso anno. In Campania le ultime contrattazioni si sono svolte sulla base di prezzi in flessione.    



In pieno svolgimento la raccolta delle albicocche negli areali settentrionali della penisola. La merce nel complesso ha mostrato un profilo qualitativo soddisfacente, che unitamente ad una buona attività della domanda ne hanno reso agevole il collocamento sia sui mercati interni sia sul circuito estero. In fase ormai avanzata le operazioni di raccolta negli areali meridionali. L'offerta rappresentata principalmente dalle varietà tardive immessa sui circuiti commerciali - prosegue il Report Ismea - è stata oggetto di una discreta richiesta che ha permesso al prodotto di essere regolarmente ceduto. Sotto il profilo delle quotazioni la settimana si è chiusa con un assestamento al rialzo del prezzo medio dettato dall'andamento osservato nelle aree salernitane e metapontine dove, al progressivo assottigliamento delle disponibilità, è corrisposta una migliore intonazione della domanda. 

In ascesa la disponibilità di susine per il progressivo estendersi delle operazioni di raccolta ad altre varietà precoci dal più apprezzabile profilo qualitativo. L'offerta, sebbene in aumento, risulta tuttavia contenuta ed è stata oggetto di una discreta attività di scambio. I prezzi medi rispetto alla precedente settimana hanno mostrato una flessione da imputare principalmente all'andamento osservato nell'areale napoletano; qui, alla maggiore offerta posta sui mercati, quale conseguenza delle alte temperature che hanno accelerato la maturazione dei frutti e spinto la raccolta, non è corrisposta una adeguata richiesta. 



Chiudono il capitolo drupacee pesche e nettarine: proseguono nelle aree produttive del nord della penisola le operazioni di raccolta del prodotto con quantitativi in progressivo incremento. La qualità offerta ha palesato uno standard soddisfacente con prevalenza di calibri al momento medio-piccoli. Sotto il profilo commerciale una migliore intonazione delle vendite è stata osservata per le nettarine.  Più pacato invece il collocamento per le pesche con vendite che tuttavia si sono svolte a ritmi regolari e costanti grazie ad una buona richiesta sia interna che estera. I prezzi sulle differenti piazze monitorate ad eccezione del prodotto bolognese non hanno mostrato variazioni attestandosi sugli stessi livelli precedentemente osservati. In fase ormai avanzata la raccolta negli areali meridionali. L'offerta è stata oggetto di una regolare attività di contrattazione avvenuta sulla base di quotazioni stabili. Solo per le nettarine calabresi e lucane la maggiore presenza di prodotto sui circuiti commerciali ha determinato il fisiologico calo delle quotazioni.



Venendo all'uva, prosegue la raccolta nelle aree  vocate della Sicilia che la settimana scorsa ha interessato le prime partite di varietà apirene. Soddisfacente il profilo qualitativo presentato dal prodotto sia in termini di colorazione che per grado zuccherino. I limitatissimi quantitativi esitati sui mercati sono stati oggetto di una domanda piuttosto cauta. I prezzi di esordio tuttavia, evidenzia Ismea, si sono posizionati su livelli superiori a quanto osservato nella precedente campagna. In incremento i quantitativi staccati per la varietà Vittoria e Black Magic il cui collocamento è avvenuto agevolmente e sulla base di quotazioni in fisiologico calo per le aumentate disponibilità.

Infine le pere estive: limitatissime quote di prodotto, provenienti dagli areali emiliano romagnoli, con prezzi su livelli decisamente superiori a quelle della passata campagna di commercializzazione.  

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