«Prezzi bassi e poche vendite, bilancio sempre più in rosso»

Argano (Mercato di Palermo): il cattivo momento delle ciliegie influenza tutta la frutta estiva

«Prezzi bassi e poche vendite, bilancio sempre più in rosso»
L'estate è arrivata ma le temperature molto, troppo alte, frenano i consumi:  "Negli ultimi giorni si sono toccati i 40 gradi e le vendite di frutta e verdura sono ulteriormente calate", spiegava ieri dal Mercato di Palermo il rappresentante dei grossisti della Fedagro, Alberto Argano. "Con la zona bianca non ci sono più limiti legati ai settori dell'Horeca, eppure gli affari languono e i prezzi in generale sono insoddisfacenti, trascinati in basso dai listini delle ciliegie: queste sono quotate mediamente 1-1,20 euro il chilo, un valore decisamente basso che contagia altre referenze di stagione come le albicocche, attorno all'1,20 euro, le pesche e le nettarine".


Argano al Mercato di via Montepellegrino a Palermo in una foto d'archivio

Le drupacee non ingranano, dunque; va appena un po' meglio per i meloni (il Cantalupo e il giallo viaggiano attorno agli 80 centesimi il chilo), mentre le angurie extra raggiungono i 50-60 centesimi, ma per entrambe le specie - soprattutto la prima - le vendite vengono definite "decisamente ridotte".



Per quanto riguarda gli ortaggi, Argano fa presente che sono presenti in modo importante tutte le principali referenze provenienti dalla fascia trasformata del Sud est siciliano con listini anche in questo caso sottotono. "Le contrattazioni - conclude l'esponente dei grossisti palermitani - si concentrano all'inizio della settimana, il lunedì, e poi alla fine, tra giovedì e venerdì: negli altri giorni purtroppo è un pianto greco".

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