«Adesso serve il caldo per risollevare i fatturati»

Baccini (Mercafir): maggio e inizio giugno in rosso, frutta estiva in ritardo ma i volumi ci sono

«Adesso serve il caldo per risollevare i fatturati»
L'arrivo del caldo vivacizza le contrattazioni nei mercati all'ingrosso. "Dalla fine della scorsa settimana c'è più movimento", dice dal Mercato di Firenze il grossista Aurelio Baccini. "Dopo un mese di maggio e un inizio di giugno sottotono a causa delle temperature inferiori alle medie stagionali, che hanno determinato un calo di fatturato del 15% rispetto all'analogo periodo del 2020, anche se in linea con il 2019, ci auguriamo sia arrivata la svolta".   



Nel comparto ciliegie, l'arrivo del prodotto trentino ha dato slancio alle vendite mentre angurie e meloni stanno conquistando spazio: "Per il resto la situazione è abbastanza nella norma, ancora non si può parlare di exploit per le produzioni frutticole estive", aggiunge Baccini. "C'è da dire che la materia prima non manca: noto un sensibile ritardo, mediamente di circa tre settimane, nella maturazione dei prodotti nelle diverse aree ma i volumi ci sono. Sono già in commercio le prime albicocche e susine del sud, di pesche ce ne sono in abbondanza, anche troppe, sia italiane che estere".



Poco brillante il momento degli ortaggi: "I pomodori di fine stagione della Sicilia convivono con quelli campani di inizio stagione, per melanzane e peperoni, il cui raccolto andrà intensificandosi in questi giorni, non va molto meglio. Insomma, c'è confusione e non si vende molto".



Per il kiwi, aggiunge il rappresentante dei grossisti di Mercafir, è il momento del prodotto d'importazione ("Nuova Zelanda e qualcosa dal Cile"), il deflusso delle mele è lineare, con una tendenza alla riduzione delle vendite. "Ora speriamo che il tempo si stabilizzi e il caldo contribuisca a risollevare il mercato", conclude Baccini, 

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