Drupacee, Anecoop conferma il calo dell'offerta spagnola

Il clima e le estirpazioni degli ultimi mesi hanno determinato una discesa produttiva del 30%

Drupacee, Anecoop conferma il calo dell'offerta spagnola
Come avevamo scritto negli ultimi giorni, la produzione spagnola delle pesche subirà quest’anno un crollo storico (clicca qui per approfondire)

A confermare il calo produttivo delle drupacee è Pepe Escoms, responsabile drupacee del gruppo Anecoop, che intervistato da Valencia Fruits spiega: “L’inizio della campagna delle drupacee quest’anno è stata determinata dal mese di aprile più piovoso e con meno ore di sole degli ultimi 10 anni. Ci sono inoltre state delle estirpazioni praticamente in tutte le zone produttive, di tutti i prodotti, sia di varietà obsolete così come dell'extra precoce, delle coltivazioni a bassa resa produttiva e di scarso valore commerciale”.


Pepe Escoms

Escoms sottolinea come le prime previsioni di Anecoop prevedessero un calo del 20% rispetto allo scorso anno ma - aggiunge - “Dobbiamo inoltre considerare che nel 2020 le produzioni erano scese molto rispetto al 2019, questo rappresenta quindi un calo di produzione molto importante, pari al -30% nelle nostre previsioni”.
Da tenere in conto anche la precocità delle previsioni, realizzate a inizio del mese di aprile: “da quel momento – sottolinea il responsabile drupacee Anecoop - il cima non ci ha aiutato, al contrario abbiamo avuto episodi di pioggia e freddo, che hanno impedito lo sviluppo di alcuni frutti. Abbiamo avuto problemi di allegagione per prugne e albicocche: questo significa avere oggi meno produzione, più spreco e più spese. In definitiva, dobbiamo abituarci a una situazione che cambia ogni settimana e che comporta per frutti precoci ed extra precoci volumi esportabili più bassi del previsto”.

Tra le drupacee maggiormente colpite da maltempo e gelate in Spagna ci sono sicuramente le albicocche. “Per il resto dei prodotti, nonostante un leggero calo, ci sarà un raccolto quasi normale in Andalucia, Extremadura e Murcia – dice Escoms - Mentre Valencia avrà un calo importante per tutte le produzioni. Catalogna e Aragona rimangono le zone più colpite dal maltempo. Se saranno confermate le cifre del calo produttivo, l’offerta sarà decisamente minore rispetto agli anni passati”.



Le vendite delle prime drupacee spagnole sono già iniziate in Europa e da Anecoop testimoniano “una domanda e un’offerta abbastanza equilibrate. In Europa non ha fatto molto caldo nella prima metà della primavera, per cui i consumi sono stati contenuti. Riguardo l’offerta nazionale, quest’anno abbiamo un ritardo medio di 8-10 giorni, in base alle zone di produzione. Mentre sempre a causa del maltempo di aprile, sono mancate ore di sole, ovvero quel fattore naturale che dona alla frutta il giusto grado Brix e un colore intenso. Ora però i consumatori iniziano ad aver voglia di mangiare qualcosa di nuovo, qualcosa di fresco e colorato come le drupacee”.

Tra i frutti spagnoli più richiesti in Europa continua ad esserci la nettarina, seguita dalla pesca tabacchiera e dalla pesca. “Per le prugne, su cui sembrava ci fossero poche novità a livello di innovazione varietale – dice Escoms – abbiamo in realtà un’offerta molto interessante che farà crescere i consumi. Le ciliegie continueranno a svilupparsi in diverse zone spagnole seguendo le chiavi di precocità, varietà e calendario”.



“Nonostante la pandemia sia ora più controllata grazie alle vaccinazioni – conclude il responsabile Anecoop - il fattore che realmente segnerà la campagna 2021 delle drupacee sarà la minor offerta disponibile a partire dal 15-20 giugno. A causare questa situazione sono state le gelate nella valle dell’Ebro, in Francia e in Italia: questo significa meno frutti negli alberi, calibri dei frutti maggiori e meno taglie medie”.

Un’analisi approfondita della situazione produttiva spagnola sarà fornita al nostro evento Think Fresh Webinar Preview (clicca qui per il programma) di oggi, giovedì 27 maggio (10,00-12,00), da Paco Borras, consulente internazionale ed ex direttore commerciale di Anecoop. Per l’occasione sarà fatto il punto sulle produzioni iberiche, su come il maltempo abbia colpito anche la frutticoltura spagnola e su che pressione è lecito aspettarsi da parte del prodotto spagnolo sui mercati italiani.

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