Car raddoppia: un progetto green al top come Parigi e Milano

I vertici del polo romano ne hanno parlato con il sottosegretario Battistoni: gli step

Car raddoppia: un progetto green al top come Parigi e Milano
Un progetto di sviluppo ambizioso ancora tutto da costruire ma che, in attesa della definizione del masterplan, ha già avuto il via libera di massima da comune di Guidonia e Regione Lazio. Il Centro agroalimentare di Roma punta a raddoppiare, o quasi, la superficie occupata: circa 120 ettari dovrebbero aggiungersi ai 150 attuali nel prossimo triennio. Saranno dedicati sempre al food, con un'impronta marcatamente green. Ne hanno parlato lunedì i vertici del Car al sottosegretario alle Politiche Agricole Francesco Battistoni in occasione della sua visita al polo capitolino.



L’espansione avverrebbe nei terreni pubblici e privati già individuati dal Piano Territoriale Provinciale Generale, con  la realizzazione di un parco pubblico attrezzato per attività ludiche e sportive di 70 ettari a ridosso del fiume Aniene, la valorizzazione delle presenze archeologiche, la previsione di corridoi naturalistici, ma anche la costruzione di uno scalo ferroviario dedicato al trasporto delle merci per diminuire il traffico su gomma e le relative emissioni.

"Presenteremo il progetto in un'iniziativa pubblica - spiega a Italiafruit News il direttore generale del Car Fabio Massimo Pallottini, confermato ieri alla presidenza di Italmercati - L'ampliamento sarà legato al prodotto fresco e freschissimo e verrà declinato in chiave moderna: un progetto innovativo, insomma, che rompe con la concezione dell'ingrosso che era propria del passato".



L'obiettivo del Car è chiudere la procedura urbanistica entro il 2021 per poi dar vita alle opere di urbanizzazione e all'avvio dei cantiere nel 2022; entro i primi mesi del 2023, stando agli auspici, dovrebbero trovare posto i primi insediamenti del "nuovo" Centro agroalimentare.

Una sorta di "risposta a distanza" alla più grande piattaforma europea di settore, quella di Parigi Rungis, a sua volta destinata a crescere, e a Foody-Milano, che diventerà un hub dell'agroalimentare dal respiro europeo. Il futuro non si ferma.  

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