«Più ortofrutta consumiamo meglio è per il pianeta»

Geo analizza con Anna Rufolo (Cia) l'Anno internazionale della Frutta e della Verdura

«Più ortofrutta consumiamo meglio è per il pianeta»
L’Anno internazionale della frutta e verdura conquista uno spazio su Geo, noto programma pomeridiano di Rai 3 condotto da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi. Nella puntata del 5 maggio scorso, l’iniziativa indetta dalle Nazioni Unite per l’intero anno 2021 è stata presentata in studio con il contributo di Anna Rufolo, responsabile Ortofrutta della Cia-Agricoltori italiani

Non sono mancati spunti interessanti. “Se tutti consumassimo molta più frutta e verdura, aiuteremmo il pianeta anche dal punto di vista della sostenibilità”, ha detto Sagramola prima di passare la parola a Rufolo. Che ha spiegato ai telespettatori gli obiettivi dell’Anno internazionale della frutta e verdura: “E’ stato proclamato dalla Fao per sensibilizzare sull'importanza del consumo di prodotti ortofrutticoli per una dieta sana ed equilibrata, ma anche per porre un faro sui sistemi di produzione sostenibile e sul contrasto alle perdite e allo spreco alimentare".


Sveva Sagramola

Idealmente, l’ortofrutta dovrebbe rappresentare la metà delle quantità di alimenti che ogni persona consuma regolarmente, ha ricordato ancora la co-conduttrice del programma. Tuttavia, la soglia minima dei 400 grammi al giorno (5 diverse porzioni), raccomandata dall'Oms, è “ancora lontana dall'essere raggiunta in Europa”, come ha sottolineato Rufolo. Oggi, secondo i dati di Freshfel, la media europea è infatti di 363,77 grammi al giorno. Bisogna fare di più. Ecco perché è fondamentale continuare a promuovere su vasta scala i benefici nutrizionali della frutta e verdura nel contrasto a gravi patologie, sovrappeso, obesità e nel rafforzamento del sistema immunitario.

Incalzata dalle domande di Sagramola, Rufolo ha poi raccontato che la Cia-Agricoltori italiani sta celebrando l'Anno internazionale della frutta e verdura attraverso approfondimenti specifici con interlocutori del settore, concentrandosi sull'aspetto decisivo della giusta ripartizione del valore all'interno della filiera. “Per quest’anno abbiamo scelto di intraprendere un progetto di comunicazione più ampio - ha aggiunto - per fare comprendere a tutta la società lo sforzo dei produttori ortofrutticoli italiani, che oggi sono all'avanguardia sul tema della sostenibilità”.


Anna Rufolo in studio mentre parla dell'Anno internazionale della frutta e verdura

Produttori italiani che, ormai, sono sempre più esposti a rischi climatici imprevisti (si pensi alle gelate degli ultimi due anni) e ad avversità fitopatologiche, come è stato ricordato in studio. “Il nostro compito è quello di rafforzare le relazioni nell’ambito della catena di fornitura, perché catene di fornitura inclusive e sostenibili consentono di rendere la frutta e la verdura accessibili a tutti e, quindi, di conseguire i tre aspetti della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica”.

“Nel nostro lavoro - ha concluso Rufolo - è chiaramente importante promuovere anche la prosperità dell’agricoltore. Se i produttori ottengono il giusto reddito, ne otteniamo una garanzia di cibo ma anche la loro permanenza nelle aree rurali e interne dell’Italia, con vantaggi per tutta la collettività”.


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