«Fase confusa e poche soddisfazioni nei Mercati»

Da Milano e Bari il punto con Barcella e Lucatorto: primizie in ritardo, qualità così così

«Fase confusa e poche soddisfazioni nei Mercati»
Un momento confusionario e tutt'altro che brillante quello attraversato dai Mercati all'ingrosso italiani: lo testimoniano due operatori attivi in Lombardia e Puglia. Dice Bruno Barcella, amministratore di Salvi Milano. "Il clima instabile non sta aiutando per niente, è tutto sballato sia a livello di qualità che di consumi: dalle fragole alle primizie, complice una materia prima non sempre impeccabile, si hanno poche soddisfazioni. Tengono, nel complesso, le referenze autunno-invernali: le mele proseguono senza particolari problemi, il kiwi nazionale sta chiudendo bene, con quotazioni al rialzo, le pere sono invece ormai quasi tutte d'importazione e, anche in questo segmento, c'è abbastanza confusione". 



Per quanto riguarda gli ortaggi, Barcella parla di "situazione normale per i pomodori, i cui prezzi sono leggermente sotto la media stagionale, mentre i peperoni provenienti da Paesi Bassi e Spagna, zona di Murcia, si attestano tra i 2 e i 2,50 euro il chilo. Per il resto, poco da segnalare".

La lunga fase di transizione - con il prodotto autunno-invernale ancora presente in buone quantità e le referenze estive, leggasi drupacee, pressoché assenti - sta mettendo la sordina alle contrattazioni anche al Mercato ortofrutticolo di Bari. "I volumi di merce non mancano mentre i prezzi sono tutto sommato bassi", spiega il grossista Pino Lucatorto.  "In calo i listini delle fragole di Basilicata, il cui prezzo medio è in una forbice tra 2 euro e poco più di 3 al chilo per il premium. Stabili le mele, mentre mancano ancora all'appello le primizie: niente ciliegie e pesche, per il momento. La gente è stufa di mangiare prodotto invernale e compra poco". 



"In discesa i prezzi degli ortaggi siciliani - conclude Lucatorto - con le melanzane di Vittoria a 40-50 centesimi il chilo. Insomma, ci sono pochi motivi di soddisfazione. E il fatto che la Puglia sia ancora in zona arancione, con ristoranti e bar chiusi, sicuramente non aiuta...".

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