«Meloni e angurie, prova-gelo superata»

Francescon: era stato più dannoso il caldo record. Punto campagna Senegal

«Meloni e angurie, prova-gelo superata»
"Danni da gelo? Ne aveva fatti di più il caldo tropicale della settimana precedente...". Per Bruno Francescon, presidente dell'omonima Op lombarda, meloni e angurie hanno superato indenni, o quasi, la settimana "polare" che ha investito il nostro Paese.

"Per i frutti in serra non ci sono stati problemi - sottolinea l'imprenditore dopo aver fatto il punto della situazione con i colleghi delle più importanti aziende che operano nell'areale mantovano - mentre per le coltivazioni di angurie sotto tunnelino, trapiantate qualche settimana fa, è morta qualche pianta qua è là ma senza effetti che possano rivelarsi significativi in prospettiva futura per il mercato". Nelle zone di produzione virgiliane e piacentine, aggiunge Francescon, le temperature sono scese sotto lo zero in modo lieve "prevalentemente tra  -1 e -2 e le nostre strutture, protette da film termici, hanno retto senza problemi". 



"Meloni e angurie hanno sofferto maggiormente il caldo record che aveva preceduto il crollo delle temperature - aggiunge Francescon - perché i 27 gradi esterni si erano tradotti in temperature di 45 gradi nei tunnellini assolutamente anomali per l'inizio di aprile e questo non aveva fatto bene alle colture".



Dopo l'ondata di gelo, in ogni caso, ci saranno rallentamenti nella crescita e nella maturazione, "che però non rappresentano una criticità - secondo l'imprenditore - in quanto la stagione finora era proceduta a passo molto spedito: prevediamo che la raccolta possa allinearsi con quella di una stagione media, il che vuol dire picco produttivo a fine aprile nel Sud, a metà maggio in Centro Italia e nella seconda metà del prossimo mese a Nord".


Raccolta di meloni in una foto di archivio

Infine una battuta sulle vendite di meloni Francescon del Senegal: "Il trend è stato positivo fino a quando non si è verificato il crollo termico, mentre le prime angurie Perla Nera senegalesi sono entrate in scena proprio in concomitanza con il ritorno dell'inverno. Ma ce ne sono ancora poche e si vendono comunque bene, a dispetto di freddo e pioggia. E con la ripresa del bel tempo, imminente, prevediamo una decisa crescita". 

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