Verdèa in Gdo, buona la prima

Pari: bene mele, kiwi, patate, cipolle in Coop e Conad, ora le drupacee

Verdèa in Gdo, buona la prima
Esperienza positiva per la prima "avventura" dei prodotti biodinamici certificati Verdèa in Gdo: mele, kiwi, patate e cipolle dorate hanno trovato spazio nei punti vendita di Conad Nord Ovest (Spazio Conad e Superstore Conad) e in 18 store di Coop Alleanza 3.0 (Iper e superstore) "uscendo" quindi dalle Isole Almaverde Bio.

"L'inserimento di queste referenze autunno-invernali - spiega Paolo Pari direttore marketing di Canova - rappresenta il viatico per una fornitura in via continuativa nelle catene distributive che proseguirà ora, non appena disponibili, con ciliegie, pesche, nettarine, albicocche prodotte dai soci del sistema Apofruit già certificati, da Nord a Sud".



I prodotti biodinamici vengono identificati negli store con evidenziatori grafici e materiale informativo dedicato ai clienti. Le confezioni sono caratterizzate dal bollino del prodotto biodionamico a certificazione Verdèa. "In termini di prezzo - puntualizza Pari - non ci sono differenze rispetto al biologico. L'inserimento di una linea biodinamica in Gdo, unitamente ad una sempre più articolata offerta di prodotto bio, risponde alla crescente consapevolezza del consumatore italiano ed europeo sui temi della sostenibilità, in quanto offre una differenziazione green”.



L’ortofrutta biodinamica certificata Verdéa è prodotta seguendo un disciplinare che parte dalle regole di produzione biologica nel rispetto del Regolamento Cee 834/2007 per poi aggiungere la regolamentazione di procedure agronomiche che completano l’intero processo produttivo con gli elementi chiave della biodinamica.

Per poter produrre in maniera biodinamica, un agricoltore deve avere alle spalle almeno tre anni d'esperienza nella coltivazione biologica. "L'interesse attorno al biodinamico si sta evolvendo - conclude Pari - e per questo lo troveremo sempre più spesso all'interno della grande distribuzione".



Nel 2020 l'agricoltura biodinamica italiana è cresciuta del 14% all'estero e del 9% sul mercato interno. E secondo l’ultima indagin pubblicata sul Bioreport 2018, il fatturato medio per ettaro di un’azienda certificata biodinamica risulta di 13.309 euro,  superiore sia alla produzione lorda vendibile di un’azienda biologica che convenzionale.

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