Peperoni, il buco produttivo durerà fino ad aprile

Exporto: «Prezzi in salita sulla piazza di Vittoria. Anche per ciliegini e melanzane»

Peperoni, il buco produttivo durerà fino ad aprile
Il buco produttivo dei peperoni siciliani fa alzare i prezzi alla produzione. Nell’isola sta ormai terminando la campagna della zona di Licata, che solitamente domina il mercato da novembre a febbraio, mentre è appena iniziata quella del Ragusano, con volumi ridotti. "Si prevede che l’offerta rimarrà contenuta fino ad aprile”, dice a Italiafruit News Edoardo Carmisciano, responsabile commerciale della ditta Exporto, specializzata nel commercio all’ingrosso di ortaggi siciliani. 

“Già da 15 giorni, i prezzi dei peperoni sono saliti dopo una campagna invernale poco soddisfacente per i produttori, caratterizzata da valori modici intorno all’euro il chilo. Ora, finalmente, si spuntano oltre i 2 euro il chilo col prodotto giallo e 1,5-1,8 euro con quello rosso. La situazione produttiva sarà diversa nel prossimo mese di aprile, in quanto un po’ tutte le zone della Sicilia dovrebbero entrare in produzione verso la fine di marzo”.

Questo è un periodo positivo non solo per i produttori di peperone, ma anche per quelli di pomodoro ciliegino rosso e di melanzane, come osserva Carmisciano. “Nel corso dell’ultima settimana, i magazzini di lavorazione si sono riversati al Mercato di Vittoria per acquistare il ciliegino, facendo alzare i prezzi fino a medie di 1-1,2 euro il chilo, con punte di 1,4-1,5 euro per le partite di maggior qualità”.



“Anche le quotazioni delle melanzane lunghe e tonde, dopo diverse settimane di difficoltà, stanno aumentando grazie alla maggiore richiesta: attualmente, la merce si attesta intorno ai 0,8 euro il chilo”.

Regna invece la confusione per il pomodoro grappolo, tipologia pesantemente colpita dalla nuova virosi del Tomato Brown Rugose Fruit Virus (ToBRFV). “Malgrado la produzione sia ridotta, il grappolo spunta prezzi medi di 0,7-0,8 euro il chilo sulla piazza di Vittoria. Si tratta di valori bassi per la scarsissima quantità disponibile”.

Resta in difficoltà pure il carciofo, sia Violetto che Romanesco. “I produttori di capolini siciliani speravamo in un secondo ciclo colturale con una buona risposta dei Mercati all’ingrosso italiani. Purtroppo, però, non sarà una Pasqua felice”. 



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