«Hlb, sconfiggiamolo con prevenzione e comunicazione»

Benjamín Faulí di Asaja Málaga illustra la strategia spagnola per la protezione degli agrumi

«Hlb, sconfiggiamolo con prevenzione e comunicazione»
Se l’importazione delle malattie come il Citrus Greening costituisce una delle principali preoccupazioni per il settore agrumicolo, per sconfiggerla è necessario puntare su due armi: la prevenzione e una maggiore comunicazione tra gli attori del settore.
A sostenerlo è Benjamín Faulí, responsabile del settore frutta e ortaggi per l’associazione Asaja Málaga intervistato dalla testata Valencia Fruits per il supplemento Citricos.


Benjamín Faulí

“Da una parte dobbiamo rafforzare i controlli, possibilmente nei Paesi di origine degli agrumi – sostiene Faulí - Quando inizia a diffondersi una malattia dall’estero è molto difficile sconfiggerla e le perdite sono numerose. Vediamo con preoccupazione lo sviluppo della Cocciniglia dal Sudafrica, la vicinanza della macchia nera già in Tunisia…l’arrivo di altre malattie è solo questione di tempo”.

E' contro la temuta malattia del Citrus Greening che sta lottando l’associazione Asaja di Málaga, alla guida di un ambizioso progetto europeo.
“La prevenzione è fondamentale – sottolinea il manager spagnolo – Per questo stiamo sviluppando il progetto Life Vida for Citrus per prevenire l’entrata dell’Hlb e per rafforzare la resilienza degli agrumi al cambio climatico con pratiche colturali sostenibili”.
E continua: “Siamo già nella fase di applicazione delle pratiche agronomiche e a breve vogliamo iniziare le prove con un kit di rilevamento rapido che testeremo a Guadalupe (Francia) dove l’Hlb è già presente. Quest’anno il progetto sarà poi replicato nelle zone agrumicole non solo spagnole ma anche portoghesi e italiane”.


Citrus Greening sulle arance

L’impegno di Asaja non si ferma ai campi ma arriva anche nelle aree cittadine in cui abbondano gli agrumi. “Ci sembra importante replicare le misure di controllo delle malattie anche in queste zone – dice Faulí  - che da un momento all’altro potrebbero trasformarsi in veri e propri serbatoi di malattie per i produttori”.

E continua: “In quest’ottica è fondamentale mantenere il contatto con le autorità nazionali e comunitarie per poter influire sulle politiche agrarie e fitosanitarie e migliorare la salute delle piante dell’Unione Europea. La capacità di risposta alle sfide poste dall’Hlb e da altre malattie è essenziale per il futuro del settore agricolo, tanto economico quanto ambientale: per questo servono un dialogo continuo e discussioni costruttive tra tutti gli attori del settore”.

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