Cuor di Noce, passione e tecnologia per fare qualità

Gaggia (La Spiga): «La selezione? Costosa ma necessaria. Bene le prime Chandler»

Cuor di Noce, passione e tecnologia per fare qualità
Selezione, selezione e poi ancora selezione. Solo così, con controlli di qualità che partono dal campo fino alla vendita, è possibile ottenere noci di alta qualità, capaci di distinguersi sul mercato. Questa è la filosofia di Tenuta La Spiga, azienda a corpo unico da 370 ettari (di cui 150 a noce) guidata sin dal 1923 dalla famiglia Gaggia.

Nel Veneziano il frutto a guscio ha trovato casa assieme al Prosecco. Le noci sono la grande passione di Alessandro Gaggia e solo le migliori diventano Cuor di Noce, il brand con cui l'azienda commercializza il proprio prodotto. L'ultima raccolta è stata positiva: volumi interessanti (4460 quintali di noci essiccate) e calibri tendenzialmente alti. Tenuta La Spiga coltiva noci Lara e quest'anno, per la prima volta, ha a disposizione la prima produzione commercializzabile di Chandler.



Le noci, come spiega a Italiafruit News Alessandro Gaggia, sono coltivate con amore, passione e innovazione. "Nei noceti abbiamo sensori di temperatura e umidità che dialogano con il nostro sistema agronomico, in modo da mettere a punto la miglior strategia possibile - illustra l'imprenditore - e durante la lavorazione, la tecnologia ci dà un’importante aiuto soprattutto grazie a due selezionatrici ottiche: una interviene prima dell'essicazione, nella fase di ricevimento del prodotto, subito dopo il lavaggio e la smallatura, prima della spazzolatura. La seconda, invece, dopo l’essiccazione consente una divisione del prodotto per calibro e peso. Queste soluzioni ci permettono di migliorare la qualità, ma è il controllo umano ad avere l'ultima parola. Le nostre esperte operatrici, che da anni collaborano con l'azienda, eseguono una campionatura di noci ogni 300 chili in uscita dalla selezionatrice: quest'anno sono state aperte manualmente, per verificare la qualità interna, 157.000 noci. Nella fase di essicazione del prodotto da quest'anno abbiamo poi introdotto sensori per il controllo della temperatura e dell'umidità, in modo da avere le condizioni standard durante tutti i cicli di essiccazione".

Cuor di Noce ha la certificazione di sostenibilità del Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata e punta anche sulla rintracciabilità certificata Csqa: con il lotto riportato in etichetta è possibile ripercorrere a ritroso tutta la vita delle noci di quella partita.
Ma cosa vuol dire proporre noci di alta qualità? "Le rispondo dicendo che quest'anno abbiamo scartato il 38% della nostra produzione - risponde Gaggia - Una selezione necessaria se vuoi proporre alta qualità, un'alta qualità riconosciuta dai clienti. È un valore sopra la media, quest'anno la percentuale del vendibile si è ridotta drasticamente a causa di molteplici problematiche, dall'andamento climatico anomalo ai patogeni che attaccano il noce. Assieme ad altri produttori abbiamo un gruppo di lavoro per affrontare queste nuove sfide: dalla cimice alla tignola del carrubo, che sembrerebbe essere il nuovo nemico della nostra coltura. Le condizioni climatiche, come l’eccesso idrico, grandinate o siccità, influiscono molto sulla qualità del prodotto e il nostro obiettivo è quello di vendere noci perfette".



Oltre alle Lara il biglietto da visita di Cuor di Noce, come anticipato da Tenuta La Spiga, è la varietà Chandler, su cui ha investito 30 ettari. "Il mercato sta rispondendo in maniera positiva - dice Gaggia - Le due varietà sono ben riconoscibili esteticamente: Lara è più ambrata esternamente e ha un gheriglio più tondeggiante; Chandler ha un guscio più tenero e chiaro, forma più affusolata e superficie più levigata Come gusto Lara è più dolce, un sapore delicato dato anche dal terreno, molto vicino al mare, e al clima particolare di questa zona amena, a cui il nostro consumatore è molto affezionato. Al palato è croccante al punto giusto, grazie anche alla nostra essiccazione. La Chandler è una grande varietà, se vogliamo è complementare a Lara. Più tradizionale, dal gusto deciso e un leggero finale amaro che risulta piacevole, senza disturbare il palato".

Oltre a queste varietà in produzione, l’azienda sta sperimentando con Veneto Agricoltura la varietà Pecan, avendo messo a dimora un ettaro nel 2018.
Tenuta La Spiga dispone di un punto vendita aziendale che è un osservatorio privilegiato per il consumatore, oltre ad essere una vetrina su quella che è la storia e la filosofia aziendale. Il negozio, infatti, si affaccia sul laboratorio e i clienti possono vedere in prima persona le varie fasi dei controlli qualità e conoscere da vicino la filiera della noce e tutto il lavoro che c'è dietro. Per chi non riuscisse a recarsi ad Eraclea, può conoscere la storia dell’azienda e scoprire i loro prodotti (noci e altre ghiottonerie) anche nel sito internet www.cuordinoce.it.

L'azienda ha stretto un accordo con Alimex, società specializzata nel trading di frutta secca, per la commercializzazione delle proprie noci, distribuite principalmente nel normal trade e in parte in Gdo. "Le noci Lara del Veneto hanno avuto un buon esordio, grazie alla qualità eccezionale e alla disponibilità di calibri grossi - spiega a Italiafruit News Davide Vancini, amministratore di Alimex - Il mercato riconosce il plus valore di questi prodotti, forti di una qualità certificata e una filiera italiana. La noce sta beneficiando dell'attuale quadro dei consumi e il prodotto in guscio è tornato in auge superando lo sgusciato: sembra banale, ma con le limitazioni agli spostamenti gli italiani hanno ritrovato il tempo e il gusto di schiacciarsi due noci a casa. Già nella prima parte del 2020 si era notato questo trend e anche ora lo stiamo osservando. Se in Europa la noce si mangia prettamente sgusciata - conclude Vancini - in Italia il prodotto con guscio ha ancora molta importanza".

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