L'ultimatum di Bellanova

La ministra protagonista della crisi di governo: agroalimentare snobbato

L'ultimatum di Bellanova
Sono ore decisive per il governo Conte e per l'Italia. La crisi politica che si è aperta nella maggioranza vede la ministra Teresa Bellanova, titolare del Mipaaf, tra i protagonisti: lei è la capodelegazione di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, e ieri ha dato un ultimatum a Giuseppi. "Il tempo è davvero finito - ha scritto su Facebook - Arrivi questo benedetto Recovery Plan, ci si dia il tempo di valutarlo e ci si confronti in Consiglio dei Ministri. Anzi, ci si confronti anche sugli altri nodi" con "un patto di legislatura. Se ci sarà tutto questo noi ci siamo. Diversamente l'esito è già scritto e la responsabilità solo di altri".

Domani potrebbe essere il giorno del Recovery, il giorno decisivo. O l'esecutivo va avanti - con un bel rimpasto e l'ingresso nel governo di altri renziani - oppure la crisi politica sarà conclamata e le ministre di Italia Viva laseranno la poltrona. In quest'ultimo caso, sia con elezioni o con un nuovo ministro delle politiche agricole, i lavori al Mipaaf subiranno un ulteriore rallentamento.
Bellanova anche ieri sera è tornata a chiedere più attenzione per l'agroalimentare "C’è una filiera, in questo Paese, che ha potenzialità espansive enormi, che continua a crescere più di altri settori, che attrae lavoro e lavoro buono, che può dare risposte al bisogno di futuro delle nuove generazioni, che nel mondo significa Made in Italy. È la Filiera agroalimentare, la Filiera della vita - ha scritto in un post su Facebook - Abbiamo dinanzi a noi una occasione straordinaria e quasi certamente irripetibile: il Recovery Fund. Una mole enorme di risorse che deve essere impiegata con serietà, il doveroso approfondimento e la capacità di saper guardare al domani. Non c’è spazio per i progetti che non hanno alcun senso, che giacciono nei cassetti dei ministeri da anni. Il Recovery serve al futuro, non a svuotare i cassetti di cose inutili. Lo abbiamo detto a settembre: il rilancio deve avere un cuore agricolo. Abbiamo costruito una Strategia per il settore e la filiera agroalimentare fatta di progetti di qualità, di quello che serve per costruire la nuova agricoltura. L’abbiamo consegnata a Conte, l’abbiamo illustrata al Parlamento, i nostri Uffici hanno continuato a lavorarci senza sosta. Nelle bozze che mi arrivano, imparziali e incomplete, questo settore non ha la centralità che merita, e le risorse continuano ad essere residuali. Dico di più, e lo considero uno scandalo. Di bozza in bozza diminuiscono in modo rozzo e incomprensibile - ha concluso Bellanova - mentre tutti in questo Paese continuano a parole ad affermare la necessità di investire sul green e sulla sicurezza alimentare".

Copyright 2021 Italiafruit News