Italiafruit e Agroter, passo il testimone

Dopo 30 anni di Agroter e 20 anni di Italiafruit News è arrivato anche per me il momento di voltare pagina e provare a dare ulteriore impulso alla mia vita professionale su una curva di esperienza diversa.

Questo è il mio ultimo editoriale da managing director di Italiafruit News. Dal primo gennaio, infatti, lascio sia la direzione della rivista che quella di Agroter. Non sono stanco del lavoro che faccio, anzi, non saprei come fare a staccarmi da questo mondo che ha assorbito la mia vita professionale e non solo. Ho però bisogno di cambiare prospettiva, tornando a concentrarmi sulle attività di ricerca e sperimentazione, per provare a creare nuove vie per l’ortofrutta.

Torno nella sfera professionale che mi ha proiettato nell’ortofrutta e che non ho mai completamente abbandonato. I modelli organizzativi ideati alla fine del millennio per Melinda e poi replicati qualche anno fa per Trentina, insieme alle applicazioni del category management all’ortofrutta, a partire dai prodotti-servizio, hanno bisogno di essere affiancati da nuovi strumenti; penso di avere l’esperienza per lavorarci ma negli ultimi anni non ho avuto il tempo e la concentrazione necessaria perché troppo preso dalla contingenza.

Ho anche bisogno di tempo da dedicare alla formazione professionale: non me ne vorrete ma nel comparto siamo molto carenti di competenze manageriali, soprattutto fra le nuove leve. Per cui manterrò la direzione scientifica della nostra Accademia Think Fresh e anche del Monitor Ortofrutta, che proverò a potenziare proprio per offrire ai giovani percorsi formativi di qualità.

Spero ci sarà anche qualche progetto strategico innovativo su cui cimentarmi ma il giornaliero lo lascio ai giovani, sono bravi e caparbi e hanno più energia e freschezza mentale.
La direzione di Agroter va ad Alfonso Bendi che si è laureato con me e lavora al mio fianco da più di dieci anni. La direzione delle attività editoriali va a Maicol Mercuriali, il nostro attuale caporedattore, giornalista professionista con me da qualche anno che ha contribuito a dare un’impronta da vero quotidiano alla nostra newsletter.

Vi ringrazio di quanto mi avete dato sino ad oggi sia sul piano professionale che personale; mi reputo un privilegiato, lavoro facendo quello che mi piace e per di più con grande soddisfazione. Questo è stato possibile anche perché voi mi avete accordato la vostra fiducia e il vostro sostegno. Di questo vi sarò sempre riconoscente.

Il mio però non è un commiato: manterrò infatti con Voi un rapporto costante con i miei corsivi sulla newsletter e con la partecipazione agli eventi, che mi auguro ritorneranno in presenza dalla primavera, ma sarà da ospite, silente per la maggior parte delle volte e magari, se ve ne sarà occasione, anche con qualcosa di nuovo da condividere.

Grazie ancora. Buon Natale a Tutti Voi e alle Vostre famiglie