Il caro pomodoro infiamma il dibattito

Domanda, offerta, prezzi ed effetto virus: i commenti

Il caro pomodoro infiamma il dibattito
Il caro pomodoro infiamma i social. Il nostro articolo della scorsa settimana (clicca qui per leggerlo) ha sollevato diverse reazioni sulla pagina Facebook di Italiafruit News: i prezzi alti del momento - collegati ai bassi volumi disponibili - non sempre sono corrisposti dalla distribuzione e lungo la filiera non mancano le tensioni su questo prodotto.

La produzione è amareggiata. Se in questi giorni i valori sono elevati rispetto alla media, fino a qualche mese fa il panorama era ben diverso, come ricorda Angelo Alecci. "Possiedo un'azienda agricola e nel mese di luglio ho venduto il ciliegino a 0.07 euro il kilo - commenta - Una vergogna! Nessuno, dico nessuno, si lamentava e nessuno ne parlava".
Sulla stessa lunghezza d'onda Antonino Agnone: "In estate, sempre al mercato di Vittoria, il pomodoro si buttava... Chi riusciva a vendere ricavava 0,10/0,20 euro. In quel periodo c'era poco prodotto, anzi forse meno di adesso. Quindi il problema non è a Vittoria ma fuori...".



"Dovrebbero essere sempre così i prezzi all'ingrosso per potere lavorare decentemente e non essere sottopagati", dice Salvatore Rimmaudo.
"E' il mercato, bellezza - aggiunge Carmelo Strabone - I prezzi astronomici sono dovuti solamente alle limitate quantità e quindi alla scarsa capacità di programmazione da parte dei produttori presenti nel territorio".

"Se chi coltiva non sa programmare è ovvio che si ritrovi a gestire cicli di sovrapproduzione con conseguente svalutazione del prodotto e cicli di sottoproduzione con conseguente aumento dell'incidenza dei costi fissi ed il relativo aumento sproporzionato dei prezzi", è la costatazione di Daniele Orfila.



Il pomodoro deve fare i conti con il ToBRFV e come ha ricordato la settimana scorsa Massimo Pavan, coordinatore del Comitato di prodotto Pomodoro da mensa dell'OI Ortofrutta Italia, le fitopatie hanno ridotto i volumi disponibili.
"Fitopatie? Per forza, hanno tolto tutti i principi attivi nei prodotti fitosanitari - interviene Daniela Golinelli - succede la stessa cosa anche nella frutta, da noi sulle pere la maculatura bruna ha fatto una strage".

"Quest'anno si è avuta una mega produzione di pomodori da maggio a tutto luglio con relativo prodotto sottopagato e invenduto - analizza Teresa Santagada - di contro nei mesi successivi la produzione è calata drasticamente quindi la realtà è che manca il prodotto. Domanda offerta non combaciano".

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