Cachi, prezzi interessanti che lasciano buone sensazioni

Marzola (Agribologna): calibri piccoli meno diffusi rispetto a quelli medio-grossi

Cachi, prezzi interessanti che lasciano buone sensazioni
La nuova campagna del caco italiano a polpa morbida (Tipo) sembra procedere con un andamento soddisfacente. La qualità del frutto appare infatti mediamente buona e i prezzi medi all’ingrosso nei Mercati ortofrutticoli del Nord Italia si posizionano su valori di tutto rispetto. 

"La merce locale dell’Emilia-Romagna la stiamo distribuendo da almeno due settimane: l’offerta è prevalentemente di prima scelta, quindi siamo riusciti fin da subito a rispondere alle richieste della nostra clientela”, dice a Italiafruit News Wainer Marzola, venditore della ditta Agribologna presso il Centro agroalimentare di Bologna. 

In merito all’offerta i produttori italiani, come abbiamo scritto di recente in altri articoli, ipotizzano che i volumi saranno più scarsi del 2019. Tale mancanza di prodotto, tuttavia, per il momento non si nota sulla piazza bolognese. “Relativamente alle pezzature, in queste prime settimane di campagna abbiamo notato che la quota dei calibri più piccoli è inferiore a quella dei calibri medi e grossi”.



“Il caco Tipo è un articolo che abbiamo venduto abbastanza bene fino a metà della scorsa settimana - prosegue Marzola - Poi il consumo si è ridotto a fronte del ritorno di temperature più calde, e questo ha determinato una lieve riduzione dei prezzi. I valori, in ogni caso, sono sempre soddisfacenti. Venerdì scorso, 9 ottobre, abbiamo infatti venduto il calibro piccolo (monostrato 24 frutti) a 1-1,2 euro il chilo, il medio (monostrato 18 frutti) a 1,5-2 euro il chilo e il grosso (monostrato 15 frutti) a 2-2,2 euro il chilo. Farei la firma per vendere a questi prezzi durante tutta la stagione, perché significherebbe fare una bella campagna”.

Risulta positivo anche l’andamento commerciale della tipologia a polpa dura Rojo Brillante, di origine spagnola. “Come nel caso del Tipo, le quotazioni di vendita hanno riportato un lieve calo nelle ultime sedute per via del rallentamento dei consumi. Del resto, con questo clima, stiamo continuando a scaricare e a vendere pesche siciliane, con prezzi che variano dai 1,5 ai 2,2 euro il chilo a seconda della qualità e della pezzatura”.

“Malgrado il trend al ribasso, dovuto alle temperature poco fredde, le quotazioni del caco mela si confermano interessanti. Nella seduta di venerdì scorso, il prodotto di piccola pezzatura lo abbiamo ceduto a 1,2-1,3 euro il chilo. Col calibro medio siamo saliti a 1,3-1,4 euro il chilo, mentre i frutti più grandi hanno raggiunto 1,5-1,6 euro il chilo”. 



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