«La Linea Verde verso un futuro green»

Il neo-presidente Mirco Gilioli: «Più investimenti e innovazione»

«La Linea Verde verso un futuro green»
Sempre più investimenti e innovazione per sviluppare il Gruppo e il suo brand, tra le punte di diamante del settore ortofrutticolo. Mirco Gilioli, neo-presidente de La Linea Verde spiega a Italiafruit News le strategie di una realtà che, al pari degli altri player della IV Gamma, si trova ad affrontare un periodo particolarmente complesso. 
Collaboratore dell’azienda dal 1994 e membro Consiglio d’amministrazione dal 2006 Gilioli, tecnico alimentare, ha raggiunto il vertice aziendale dopo aver contribuito in passato alla realizzazione di vari progetti interni, dalle zuppe, ai succhi e bevande, ai piatti pronti. 

"La proposta di assumere la presidenza - racconta Gilioli - è arrivata unitariamente da tutta la famiglia Battagliola e non nascondo che ciò mi ha motivato e lusingato: è un onore poter rappresentare La linea Verde come azienda e il nucleo familiare e imprenditoriale che l’ha creata partendo da una base agricola".



Gilioli, come imposterà il "mandato"?
Il presidente si fa carico di rappresentare correttamente le decisioni del consiglio d'amministrazione, sempre più autorevole e importante. Fedeli allo slogan “Cambiare per crescere”, che riassume lo spirito de La Linea Verde, il Cda sarà infatti ancor più di prima il luogo di condivisione e decisione di un gruppo che ormai ha una riconosciuta rilevanza. Non solo in Italia".

Quanto è importante l’innovazione e come verrà declinata in futuro?
L'innovazione per La Linea Verde è fondamentale, lo è sempre stato e lo sarà sempre di più. La caparbietà del Gruppo ha fatto sì che alcuni progetti abbiano visto la luce anche nel periodo clou del Coronavirus. Ed è pronta a decollare "Un Sacco Green", la gamma di insalate fresche in busta proposte nella nuova confezione biodegradabile e compostabile; un materiale di ultima generazione che spicca a scaffale e che, dopo lo smaltimento, diventa compost. A testimonianza del nostro impegno sul fronte della sostenibilità e della responsabilità sociale".

Tra plastic-tax e "strane" imposizioni alla Gdo nel collegato ambientale, il settore non sembra godere di molte simpatie a livello istituzionale...
"Noi siamo per il good packaging, per ridurre lo scarso alimentare, ma lo sforzo non può essere solo delle aziende. Se non c’è pianificazione da parte di chi legifera non si possono fare miracoli. La Linea Verde ha portato avanti un intenso lavoro di formazione sul pack nell'ambito del gruppo di lavoro plurifunzionale che da tre anni opera a tutto tondo con un approccio tecnico: facciamo il possibile per mettere in atto cambiamenti e scelte green ma non è facile. Ridurre di 12-15 grammi una confezione di plastica, ad esempio, richiede un grande sforzo. E comunque non c'è una soluzione unica, ci sono un insieme di soluzioni".



Investimenti e nuove frontiere: cosa bolle in pentola?
"Proseguono i lavori di ampliamento della sede bresciana per raggiungere i 40mila metri quadri complessivi con nuovi macchinari altamente tecnologici, mentre diventerà presto operativo il vicino polo logistico. All'estero, oltre al consolidamento in Spagna, stiamo sbarcando nei Paesi Bassi in collaborazione con un distributore di punta e ultimando il sito produttivo in Francia: sono già attivi i reparti commerciali e logistici e da ottobre, come ha anticipato l'Ad Domenico Battagliola a Think Fresh, inizieremo a produrre Oltralpe". 

La crisi della IV gamma finirà presto?
"Siamo ottimisti, la gente ha voglia di tornare alla normalità e di riprendere le buone abitudini consolidate. Anche nell'alimentazione".

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