Caar di Rimini, nettarine e albicocche le più richieste

Perla (Bdl): «Buoni prezzi per uva pugliese, ciliegie del Trentino-Alto Adige e susine»

Caar di Rimini, nettarine e albicocche le più richieste
Un’estate finora sottotono per il Centro agroalimentare di Rimini, struttura commerciale che è strettamente collegata al turismo estivo della riviera romagnola. 

“Noi stiamo lavorando specialmente dal venerdì alla domenica, mentre nei primi giorni della settimana c’è una netta contrazione delle richieste di prodotti ortofrutticoli”, spiega Giampiero Perla, co-titolare dell’azienda grossista BdlUn andamento che è legato proprio alle circostanze del turismo marittimo, finora concentrato nei fine settimana. “Solo la città di Rimini contava, nelle scorse estati, circa un milione di abitanti comprendendo anche i turisti, rispetto ai 250mila dell’inverno. E’ chiaro che la forte contrazione dei viaggiatori, fino a questo momento, ha avuto un effetto sulle contrattazioni nella nostra struttura”.



Si confida ovviamente nel mese di agosto, sperando che almeno gli italiani “invadano” la riviera romagnola ed approfittino del Bonus Vacanze 2020, per godersi un po’ di relax dopo cinque mesi difficilissimi per tutti.

“Tra i prodotti che trattiamo - evidenzia Perla - si stanno distinguendo in positivo le albicocche e le nettarine e in negativo i pomodori, che sono proprio difficili da collocare anche a prezzi aggressivi. Le albicocche, in particolare, superano alla grande i 2,5 euro il chilo, mentre le nettarine di prima categoria viaggiano dai 2,2-2 euro del calibro AAA ai 1,3-1,4 euro dell’A”. 


Susine nere di Vignola 

Le richieste sono buone e i prezzi sono medio-alti anche per le susine di Vignola, scarsamente disponibili come nettarine e albicocche per via dei danni da gelo. “Fino alla scorsa settimana, inoltre, si vendevano bene le ciliegie del Trentino-Alto Adige, varietà Kordia, per le quali da qualche giorno si nota un rallentamento della domanda; i prezzi del prodotto extra, calibro 30+, oscillano da 5,5 a 6 euro il chilo, mentre coi calibri 26-28 si spuntano 4,5-5 euro il chilo. A scendere le altre pezzature”. 

Si nota un buon interesse per le prime partite di uva da tavola pugliese delle varietà Vittoria e Black Magic. “La merce è valida a livello qualitativo e la stiamo cedendo a medie di 2-2,5 euro il chilo in base all’acinatura e al colore”. Infine, una leggera contrazione dei valori si registra, rispetto alla scorsa settimana, per meloni e angurie: “Il mercato non sta corrispondendo i prezzi che vorrebbero i produttori italiani perché le vendite non sono brillanti”, conclude il grossista.


Uva Vittoria di Puglia, azienda Coniglio 

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