Prezzi ciliegie, è come giocare alla roulette

Terre Sabine: «Necessario limare le quotazioni, ma è difficile trovare un equilibrio»

Prezzi ciliegie, è come giocare alla roulette
Difficile stabilire un prezzo per le ciliegie in questa campagna: un valore che sia remunerativo per il produttore, soddisfacente per il distributore e che non spaventi il consumatore. La pensa così Renato Merzetti, amministratore di Terre Sabine, società laziale che produce e commercializza il classico frutto primaverile.
 
"E' come giocare alla roulette - dice l'imprenditore a Italiafruit News - Di solito ai conferitori riesco a fornire un prezzo indicativo, ma nonostante tanti anni di esperienza quest'anno è meglio se me ne sto zitto. C'è un'oscillazione impressionante nei valori e capiamo le difficoltà della Gdo: la gente, soprattutto in un contesto come quello attuale, compra un chilo di bistecche piuttosto che di ciliegie. Ma nella prima fase di campagna, più che mancanza di prodotto, c'è stata una forte alternanza nella maturazione dei frutti, sulle primizie sono stati necessari il doppio dei passaggi di raccolta e questo ha aumentato l'incidenza del costo di manodopera".



Terre Sabine lavora su circa 500 ettari di ceraseti, per una produzione di 8.000 quintali. La forte scalarità nella maturazione si è registrata soprattutto in campo aperto, mentre negli impianti coperti c'è stata una maggiore uniformità. A fine mese partirà la raccolta dei duroni e il problema dovrebbe essere superato. "La Regione dovrebbe incentivare la copertura dei ceraseti con l'antipioggia - rimarca Merzetti - ma in realtà lo fa solo con l'antigrandine... che non ci serve".

"Con l'arrivo dei duroni, noi abbiamo la varietà Ravenna, avremo una maturazione più omogenea e i costi di raccolta si abbasseranno: con due passaggi raccoglieremo tutto - continua l'imprenditore - Mi sto accorgendo che per vendere è necessario dare una limata ai prezzi, capisco le richieste della distribuzione che vogliono dare una spinta al prodotto, ma è veramente difficile trovare un equilibrio in questa stagione".

Le ciliegie di Terre Sabine dopo la raccolta sono raffreddate in hydrocooler e poi passano da una calibratrice di ultima generazione capace di individuare anche in danni da Drosophila Suzukii. "Lo scarto aumenta, ma possiamo garantire un prodotto premium", evidenzia l'amministratore della società.



I frutti più buoni sono commercializzati con il brand La Vanitosa. Le ciliegie migliori vengono confezionate a mano in un elegante astuccio da 350 grammi, tra le nuove proposte anche una vaschetta termosaldata Ilip con il pad attivo, il film laser-perforato e un'atmosfera interna che fa durare la freschezza più a lungo.



Terre Sabine propone anche i bicchierini per Cherry Snack. "Contengono 27 ciliegie calibro 28, 250 grammi di prodotto, per un consumo on the go pratico e gustoso - osserva Merzetti - Hanno una battuta di cassa relativamente bassa e permettono di consumare la ciliegia come un vero e proprio snack".


 
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