«Emergenza Covid, spunti positivi per l'ortofrutta»

Rötzer (SanLucar): «Nuove sfide: identificare il comportamento futuro dei consumatori»

«Emergenza Covid, spunti positivi per l'ortofrutta»
Nella crisi Covid-19 ci sono anche spunti positivi, soprattutto per l'ortofrutta. Ne è convinto Stephan Rötzer, fondatore di SanLucar, che spiega come durante l'emergenza si sia evidenziato il ruolo cruciale dei fornitori di alimenti. In sostanza, dice l'imprenditore in un'intervista a Fruitnet, testata partner di Italiafruit News, la pandemia ha dato una visibilità maggiore al lavoro svolto dal settore agricolo: un lavoro che ora va valorizzato.

Negli ultimi mesi, osserva Rötzer, la sua azienda ha lavorato con ancora più passione per fornire alla distribuzione frutta e verdura fresca. SanLucar, che ha una forte presenza sui mercati tedesco e austriaco, è riuscita a distribuire quasi 5.200 tonnellate di frutta e verdura ogni settimana durante la pandemia grazie alla attenzione alla digitalizzazione, nonché agli sforzi fatti lungo la catena di approvvigionamento.

"Ci sono molte sfide che affrontiamo ogni giorno a causa della crisi sanitaria globale. Tuttavia, il forte impegno per il nostro lavoro ha portato noi e l'intero settore agricolo a impegnarci di più per continuare a fornire alla popolazione alimenti di base come i prodotti freschi - spiega Rötzer a Fruitnet - L'importanza dell'agricoltura non è una cosa nuova per la nostra società, ma ciò che la pandemia ha dimostrato è che prendersi cura dell'agricoltura significa prendersi cura di noi stessi, e questo è ciò che è veramente essenziale".



Ormai passata la prima fase della crisi di Covid-19, quando la domanda di cibo è salita alle stelle a causa dell'incertezza dell'evoluzione della pandemia e si sono registrate richieste record per alcune tipologie di frutta e verdura, SanLucar - che lo scorso anno ha aperto la sua filiale in Italia - si sta ora concentrando sul raccolto imminente della campagna estiva. Sul fronte delle drupacee, per esempio, l'imprenditore crede che "ci saranno nuove sfide da superare: prima di tutto servirà identificare il comportamento futuro dei consumatori. Dovremo essere in grado di creare nuove abitudini per quanto riguarda la cultura degli acquisti e della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli".

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