«Ecco come stiamo affrontando l’emergenza»

In Lombardia l'Horeca soffre. Azienda Fumagalli: il governo aiuti anche la zona "gialla"

«Ecco come stiamo affrontando l’emergenza»
Dai ristoranti agli hotel, dai bar alle mense aziendali e scolastiche: il segmento dell’Horeca, tutto d’un tratto, si è bloccato a causa della paura delle persone di contrarre il Coronavirus. Una “locomotiva” che stava viaggiando spedita soprattutto nell'area di Milano, dove si registravano crescite davvero esaltanti per il commercio ortofrutticolo. 

Dallo scorso venerdì 21 febbraio, giorno del primo caso di Covid-19 in Lombardia, le aziende e i grossisti specializzati nella fornitura di ortofrutta al canale dell’Horeca milanese hanno ridotto sensibilmente la loro attività e deciso di limitare i turni di lavoro che, di solito, coinvolgevano tutte le 24 ore delle giornate. Ma non ci si perde d’animo. 

Erika Fumagalli, socia dell’azienda Fumagalli Danilo di Vergo Zoccorino, frazione di Besana (Monza-Brianza), comune della zona “gialla”, sottolinea: “I nostri fornitori e clienti possono stare tranquilli. La nostra operatività è garantita al 100%, confidando che si possa ritornare alla vita normale nel più breve tempo possibile. Per ora abbiamo eliminato il turno notturno, e stiamo dunque lavorando su due turni. Logicamente il nostro fatturato settimanale si è dimezzato, perché hotel, ristoranti e bar stanno lavorando molto meno in tutta la Lombardia. Per fare un esempio, se un ristoratore di Milano fino a qualche settimana fa, ci richiedeva 30 articoli diversi, oggi ne vuole solo tre o quattro”.



Per fortuna, l’azienda brianzola opera anche con una Divisione dedicata alle forniture di ortofrutta ai dettaglianti specializzati e alla piccola distribuzione organizzata che, al contrario, ha registrato un buon andamento la scorsa settimana. 

“Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) è venuto a farci visita il presidente della Commissione Attività produttive della Regione Lombardia, GianMarco Senna - conclude Erika Fumagalli - Noi siamo preoccupati non tanto per una, due o tre settimane di fermo dell’Horeca, ma più che altro per come potrà evolvere la situazione nel corso dei prossimi mesi. Sarebbe auspicabile che le misure straordinarie di aiuto prese dal Governo (moratoria sui mutui, stop alle imposte, ecc.) per la zona rossa, siano estese anche a quella gialla. Sarebbe il minimo per noi”.

Nella foto sopra: un momento della visita in azienda di GianMarco Senna (Fonte: Twitter)

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