Melone del Senegal, Francescon accelera

L'azienda acquista 300 ettari e diversifica. Nei Pdv italiani da martedì

Melone del Senegal, Francescon accelera
Una “nuova” vita per il melone del Senegal firmato Francescon, che nei primi giorni della prossima settimana inizierà a raggiungere i punti vendita della distribuzione italiana: da questa stagione, infatti, la produzione è affidata interamente a un’azienda senegalese controllata al 100% dall’impresa di Rodigo (Mantova), che ha l'esclusiva della materia prima. “Se fino alla scorsa campagna eravamo in coabitazione con un’azienda spagnola, in spazi ubicati a una quarantina di chilometri da quelli attuali - sottolinea Bruno Francescon - adesso disponiamo di terreni nostri, oggetto di una una sistemazione fondiaria molto importante, circondati da otto chilometri di recinzione, a un paio di chilometri da una delle più importanti fonti del Paese che rendono pura e impeccabile l’acqua utilizzata nel processo produttivo”.



“Il terreno era incontaminato - aggiunge Francescon - tanto che nei primi 50 giorni di coltivazione non abbiamo dovuto utilizzare alcun tipo di fitosanitario. Abbiamo costruito un magazzino di 4mila metri quadri con tutto quello che serve per la lavorazione dei frutti, dalla calibratura alle celle frigorifere”. Importante l'investimento, destinato nel tempo ad aumentare i volumi: “Disponiamo di circa 300 ettari ma quest’anno ne coltiviamo 150, in linea con il 2019”, precisa Francescon. 



A gestire la nuova avventura in Senegal pensano Alessandro Stafforte e Federico Ferretti,
in forze all’azienda lombarda da alcuni mesi, che seguono la parte agronomica, il personale e la logistica: resteranno full time in Africa sino a metà fine aprile, quando finirà la raccolta. “Per la prima volta produrremo anche l'anguria Perla Nera; siamo in fase di test ma le premesse sono ottime, c'è già chi coltiva la stessa varietà in quest'area”, prosegue Bruno Francescon. Che aggiunge: “Grazie a questa operazione, potremo diversificare. Insieme alle zucche, già collaudate, la rotazione sui terreni ci consentirà di ottenere altre referenze, anche per il mercato locale”. Dakar, la capitale, è a una manciata di chilometri. 



I primi meloni sono stati raccolti l’altro ieri, mercoledì; l’inizio delle forniture per la Gdo italiana è prevista per martedì-mercoledì. “La qualità è ottima come negli anni scorsi, forse di più perché abbiamo terreni vergini e sfruttiamo il vantaggio agronomico”, conclude soddisfatto Francescon. 

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