Broccolo fiolaro di Creazzo, una nicchia che cresce

La società Fioi: «Prodotto più dolce grazie al gelo. Investiamo per migliorare ancora»

Broccolo fiolaro di Creazzo, una nicchia che cresce
Il gelo delle scorse settimane ha migliorato sensibilmente la qualità del Broccolo fiolaro di Creazzo, prodotto tipico veneto che si sta ritagliando sempre più spazio nei menù di chef stellati (Carlo Cracco su tutti), ma anche sui banchi di catene distributive e di dettaglianti del Nord Italia. 

Tra i principali produttori specialisti in questa specialità Made in Veneto c'è la Società agricola Fioi, che la coltiva su una ventina di ettari nelle colline che sorgono intorno a Creazzo. "La campagna 2019/20 sta andando bene a livello sia produttivo che commerciale. A novembre, purtroppo, abbiamo perso una parte della produzione a causa delle piogge eccessive. Poi la situazione nei campi è migliorata", spiega a Italiafruit News Andrea Donadello, manager dell'azienda vicentina, nata nel 2017. 

"In questo momento, grazie al freddo di 20 giorni fa, la nostra varietà è diventata ancora più buona, quindi più delicata e dolce al palato”.




Il prodotto fresco, dopo essere raccolto e lavorato a mano, viene proposto in due modi: “Abbiamo sia il cespo in padella sia i germogli già selezionati in busta”, sottolinea ancora Donadello. Da circa un mese, l’azienda ha lanciato sul mercato anche la crema a base di Broccolo fiolaro di Creazzo, pensata per condire pasta, bruschette e risotti.

I prodotti della Fioi sono distribuiti sul canale dei Mercati all’ingrosso (“siamo presenti in tutto il Nord Italia”, specifica il manager) e presso alcune catene della Gdo operanti in provincia di Venezia e in Lombardia. “Attraverso alcuni grossisti, riusciamo a portare il nostro broccolo anche a Londra e Parigi, dove viene impiegato da alcuni ristoratori”. 

“Negli ultimi anni, nell’ottica di migliorare la qualità di quello che facciamo, abbiamo acquistato attrezzature per la preparazione dei terreni e macchinari per il lavaggio e il confezionamento - conclude Donadello - Speriamo di poter raccogliere i frutti di questi investimenti strutturali col passare del tempo”.



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