Ortaggi surgelati, campagna piselli a rischio

L'allarme di Iias: perdite che variano dal 20% al 60% per il maltempo

Ortaggi surgelati, campagna piselli a rischio
Dalla siccità alle gelate. Dalle piogge torrenziali alle trombe d'aria. Gli effetti dei cambiamenti climatici si riflettono sull'ortofrutta e anche il comparto degli ortaggi surgelati deve fare i conti con disponibilità di materia prima non sempre costante. E' una fotografia allarmante quella scattata da Iias - Istituto italiano alimenti surgelati, che tra i suoi associati annovera big del settore come Orogel e Findus: il sistema produttivo sta registrando importantissime perdite di prodotto, con percentuali che variano dal 20% al 60% sulle coltivazioni di cavolfiore, broccoli, sedano, finocchi e fogliame in genere.

Iias rileva come la situazione nei campi non sia affatto facile. "Si stanno ritardando le semine per i raccolti tardo invernali/inizio primaverili, con ripercussioni difficili da quantificare, ma tali da compromettere anche la campagna 2020 di uno dei prodotti iconici del mondo degli alimenti surgelati, i piselli", evidenzia l'Istituto nel diffondere i dati relativi al raccolto di prodotti agricoli del periodo, fondamentali nella produzione di alimenti surgelati vegetali (che, nel 2018, si sono confermati il surgelato più venduto pari al 47,5% del totale).

“Estati siccitose, fenomeni intensi e inverni miti stanno mettendo in crisi l’agricoltura italiana. A ottobre c’è stata un’ondata di caldo eccezionale (il quarto ottobre più caldo dal 1800), seguita da un novembre eccessivamente piovoso (+100 mm di pioggia rispetto alla media di riferimento). Proprio la pioggia intensa di novembre, oltre a compromettere il calendario delle semine e i normali lavori stagionali, ha fortemente rallentato le operazioni di raccolta, provocando gravi danni a tutto il sistema produttivo, con importantissime perdite di alcune coltivazioni. Una situazione che metterà in difficoltà le aziende del settore, ritardando la consegna dei prodotti o, addirittura, rischiando di non riuscire a soddisfare tutte le richieste dei consumatori”, ha spiegato Vittorio Gagliardi, presidente Iias.

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