Al via il progetto Shealthy contro lo spreco alimentare

Al via il progetto Shealthy contro lo spreco alimentare
Su 1.142 famiglie prese come campione rappresentativo dell’indagine condotta dall’Osservatorio sulle eccedenze, recuperi e sprechi alimentari del Crea (consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), il 77% ha dichiarato di aver buttato del cibo nella settimana precedente l’intervista. In media le famiglie italiane sprecano 370 grammi di cibo a settimana. I prodotti più sprecati sono verdura, frutta fresca e pane

Combattere lo spreco alimentare è diventata una priorità, in quanto produce effetti dannosi non solo sulle tasche delle famiglie, ma anche sull’ambiente, sulla società e sul livello di nutrizione. Uno dei fattori che aumentano lo spreco è la deperibilità del prodotto. È in questa direzione che si sviluppa il progetto di ricerca “Shealthy”, finanziato dal programma europeo Horizon 2020, che vede il coinvolgimento di Adiconsum e di numerose organizzazioni pubbliche e private.
 
Scopo di “Shealtht – Non–thermal physical technologies to preserve fresh and minimally processed fruit and vegetables” è quello di sviluppare combinazioni ottimali di tecnologie innovative per la sanificazione, preservazione e stabilizzazione di frutta e verdura fresca minimamente processata, allo scopo di migliorare la sicurezza alimentare e la qualità nutrizionale e allo stesso tempo preservarne la qualità organolettiche, prolungandone la scadenza e riducendo in questo modo lo spreco di cibo.

A tal fine saranno combinate e modulate tecnologie non termiche, meglio note come “Mild Technologies” (acqua elettrolizzata, acqua attivata al plasma, luce pulsata ad alta intensità, luce blu, rivestimenti bioattivi, imballaggi funzionali, trattamenti ad alta pressione, campi elettromagnetici ad impulso, filtrazione a membrana). Tali tecnologie saranno validate e dimostrate attraverso 11 azioni pilota che vedranno coinvolti micro e piccole imprese nel settore agroalimentare, dalla produzione primaria (Azienda Agricola Bruno Sodano, Commerciale Export) alle industrie di trasformazione (Do.Da.Co. Srl), per citare solo  le aziende italiane coinvolte.

Adiconsum, unica associazione consumatori partner di progetto, partecipa attivamente al progetto di ricerca e sviluppo e alle attività di test, collaborando strettamente con le Pmi e le micro-imprese partner e gli enti di ricerca nella co-progettazione di nuovi processi, modelli di business e nuovi sistemi logistici, in modo da garantire l’orientamento al consumatore, migliorando così le capacità della filiera di soddisfare la domanda di prodotti alimentari più sani, nutrienti, convenienti e sostenibili.

Fonte: Ufficio stampa Adinconsum