De Castro: no alle pratiche sleali e Pac prorogata al 2022

De Castro: no alle pratiche sleali e Pac prorogata al 2022
"L'Esecutivo Ue ha raccolto e sta mettendo in pratica la richiesta dell'Europarlamento di lanciare un'analisi su dimensione ed effetti delle centrali di acquisto, come quella formatasi tra i due giganti della distribuzione Tesco e Carrefour, sul funzionamento economico della filiera agroalimentare. E' un passo decisivo - commenta Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento Ue - per la piena applicazione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali, che abbiamo portato a termine dopo un decennio di battaglie".

"Bene quindi la Commissione europea - afferma l'eurodeputato Pd - che con i lavori del workshop organizzato ieri e oggi con tutti gli attori della filiera, ha una volta di più dimostrato che solo con il dialogo e una maggiore informazione l'Europa può garantire un trattamento equo e trasparente dalla terra alla tavola".

"Ma non possiamo fermarci! Serve una normativa europea che regoli queste alleanze tra distributori, evitando che possano schiacciare agricoltori e trasformatori in una corsa al ribasso dei prezzi e degli standard produttivi. Proprio ieri - precisa De Castro - su iniziativa della commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, l'Esecutivo europeo ha avviato un'inchiesta formale per determinare se due grandi gruppi francesi della distribuzione, Casino Guichard-Perrachon e Les Mousquetaires (Intermarché), hanno concluso accordi sui prezzi in violazione delle regole di concorrenza europea".

"Questa è la strada per cui ci siamo tanto battuti - conclude De Castro - per rendere la nostra filiera agroalimentare sempre più trasparente, e garantire la qualità dei processi produttivi e del cibo che arriva ogni giorno sulle tavole dei consumatori italiani ed europei".


De Castro è intervenuto anche relativamente alla Pac, dicendo: "Abbiamo bisogno di dare certezze ai nostri produttori agricoli e per questo il Parlamento europeo chiede di ottenere una proroga dell'attuale Pac come minimo di due anni, ossia fino al 31 dicembre 2022, e non di un solo anno come propone la Commissione europea tramite i regolamenti transitori, presentati oggi in ComAgri, necessari per traghettare la politica agricola oltre il 2020. Questa per noi è una posizione non negoziabile".

"Finalmente, con la presentazione dei regolamenti transitori - precisa De Castro - possiamo garantire certezza giuridica ai nostri agricoltori, che avranno la possibilità di programmare i loro piani aziendali per i prossimi anni. Abbiamo infatti bisogno di più tempo per raggiungere un accordo ambizioso sulla futura politica agricola e, contemporaneamente, contrastare il taglio sul bilancio della Pac, che per l'Italia ammonterebbe a 375 milioni di euro l'anno. L'estensione ci permetterebbe anche di completare diversi programmi operativi di sostegno a vari settori strategici per l'Italia, quali l'apicoltura, quello dell'olio d'oliva e la viticoltura".

"Insomma - dice De Castro - l'unica urgenza che abbiamo è quella di dare sicurezze ai nostri produttori che, oltre a essere da sempre in prima linea nella lotta al cambiamento climatico, sono anche vittime delle rappresaglie commerciali di Paesi terzi e dei dazi sull'export delle nostre eccellenze del Made in Italy".

Fonte: Ufficio stampa Paolo De Castro