Agripeppe apre al biologico e al residuo zero

La cooperativa laziale spinge sull'acceleratore della sostenibilità: nuovi progetti

Agripeppe apre al biologico e al residuo zero
La Cooperativa Agripeppe di Fondi (Latina) spinge sull'acceleratore della sostenibilità. L'impresa laziale ha ottenuto la certificazione per commercializzare l'ortofrutta biologica e ha improntato un progetto per gli ortaggi a residuo zero.

"Dopo aver ottenuto la certificazione per la commercializzazione del bio - spiega il presidente Luca Peppe a Italiafruit News - stiamo ragionando di sviluppare anche una nostra produzione bio. Ci siamo orientati sul bio soprattutto pensando all'export. Ora vediamo la risposta che ci sarà sul mercato e poi nel futuro non escludiamo con qualche socio di avviare produzioni biologiche: la qualità, per noi, resta la priorità".



A proposito di sostenibilità, l'imprenditore anticipa che Agripeppe sta lavorando per un packaging ecosostenibile, sia per l'imballaggio che per la singola confezione, da adottare il prossimo anno. E poi c'è la sfida del residuo zero. "Con alcuni soci siamo al lavoro per avviare il percorso: partiremo con un nostro prodotto di punta, la zucchina. E poi il prossimo anno faremo dei test sul pomodoro".



Parlando della campagna commerciale estiva, Peppe evidenzia che "non è stata una stagione malvagia: non ci sono state quantità di ortaggi eccessive da gestire e non essendo andati in sovrapproduzione i prezzi, per un prodotto di qualità, sono stati buoni. Quest'anno abbiamo notato una domanda crescente per i pomodori colorati, ottimi risultati anche per il ramato, forse perché se ne è piantato di meno. La campagna delle melanzane è stata altalenante, ma i prezzi non sono mai saliti molto. Con la zucchina scura abbiamo riscontrato vendite discrete, ora stiamo iniziando con le romanesche con fiore a campo aperto e i risultati sono buoni, anche se si sente la pressione delle produzioni del Nord e della Campania".

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