Pesche, la Francia rivede al ribasso le previsioni

La produzione attesa scende a 203mila ton. I prezzi? Più elevati dell'8% della media quinquennale

Pesche, la Francia rivede al ribasso le previsioni
La Francia ha rivisto al ribasso le stime produttive sulle pesche e nettarine a causa di bufere di vento e grandinate verificatesi nel mese di giugno. L'ultimo bollettino del ministero dell'Agricoltura d'oltralpe, aggiornato al 1° luglio, ha infatti evidenziato come la produzione peschicola raggiungerà le 203mila tonnellate, in calo rispetto alle 215mila attese a inizio stagione. 

La raccolta di quest'anno, rispetto all'annata deficitaria del 2018, dovrebbe quindi aumentare dell'11%, e non più del 17% come previsto inizialmente. L'aggiornamento al ribasso è legato soprattutto al peggioramento della situazione nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra (Paca), dove il vento ha causato fenomeni di cascola, e della Valle del Rodano che il 15 giugno ha perso il 10% del raccolto a seguito della grandine. 



La produzione prevista è inferiore del 4% rispetto alla capacità produttiva che la Francia ha raggiunto nelle ultime cinque stagioni. Si tratta, come spiega il ministero nel bollettino, della seconda annata di produzione peschicola più bassa dal 2014 in avanti.



Per tutto il mese di giugno, la domanda è stata sostenuta dal forte caldo e ciò ha anche favorito la realizzazione di buoni prezzi. "Le quotazioni alla produzione a giugno risultano superiori dell'8% della media delle ultime cinque annate e inferiori del 4% all'anno scorso - sottolinea il ministero francese - Il calendario commerciale è in ritardo e, finora, sono stati venduti soprattutto frutti piccoli, di calibro B".




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