Caldo torrido, cascola degli agrumi molto evidente

Il Sias: «E' fisiologico in un'annata dall'abbondante fioritura come questa»

Caldo torrido, cascola degli agrumi molto evidente
Proseguirà sino ad oggi l'ondata di caldo torrido sulla Sicilia, dopo il picco raggiunto ieri. Lo sottolinea il Servizio informativo agrometeorologico siciliano che, nell'ultimo bollettino di difesa fitosanitaria, fa il punto sulla cascola degli agrumi di giugno.

"Questo fenomeno rientra nel normale equilibrio fisiologico della pianta che tende ad eliminare parte della produzione potenziale che non è in grado di portare a maturazione, creando un naturale diradamento dei frutti. La cascola è molto evidente nelle annate come quella in corso dove si è verificata un'abbondante fioritura", è scritto nel documento. "Con le temperature elevate di questo periodo, diventa necessario mantenere le condizioni idriche delle piante in ottimo stato per evitare stress idrico che accentua la cascola dei frutti. Con l’irrigazione si devono apportare i volumi sufficienti ad integrare le perdite dovute all’evapotraspirazione negli agrumeti in produzione e nei giovani impianti di 1-2 anni, dove l’apparato radicale ha ancora uno sviluppo superficiale".

Il Sias rileva la presenza sulle piante di cocciniglie molto insidiose come la cocciniglia bianca (Aspidiotus nerii) su limone, la cocciniglia nera (Parlatoria ziziphi) su arancio e mandarino, nelle zone dove questo diaspino è endemico e il cotonello degli agrumi (Planococcus citri), soprattutto negli agrumi con fruttificazione a grappolo come arancio moro e navelina e sul limone. "In questo modo è possibile individuare in tempo i focolai di diffusione delle popolazioni per intervenire con l'eventuale lotta chimica quando è presente in campo il maggior numero di forme giovanili (neanidi) - aggiunge il Sias - Sono presenti ancora sulle piante molti ausiliari della lotta biologica come le Coccinelle spp., Crisopa spp. e Compariella bifasciata che sono antagonisti, oltre che degli afidi, anche di numerose cocciniglie. Per questo motivo qualsiasi trattamento chimico nel periodo deve essere attentamente ponderato".

Il caldo umido fa aumentare l'attività delle formiche che moltiplicano la diffusione di altri pericolosi parassiti. "La lavorazione del terreno e la trinciatura delle infestanti oppure il loro interramento - consiglia il Servizio siciliano - creano disturbo alle colonie di formiche terricole danneggiando i loro nidi e provocando il loro allontanamento verso siti indisturbati. Nei giovani impianti e nei reinnesti, oltre agli afidi e alle formiche, occorre monitorare con attenzione la presenza sulle giovani foglie del lepidottero minatrice serpentina (Phyllocnistis citrella) ed effettuare trattamenti mirati per il controllo di questo parassita per permettere un equilibrato accrescimento dei giovani germogli, alternando i principi attivi permessi in disciplinare".

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