Orogel cresce ancora e guarda ai mercati di Usa e Giappone

Il gruppo cooperativo romagnolo diventa un modello per il welfare aziendale

Orogel cresce ancora e guarda ai mercati di Usa e Giappone
Se i consumi di ortaggi segnano il passo, sia per il fresco che per il surgelato, c'è un'azienda che continua a crescere: Orogel. Il colosso cooperativo romagnolo - 1954 dipendenti e 1558 produttori agricoli associati - ha chiuso il 2018 con un fatturato aggregato di oltre 687 milioni di euro e ricavi per il solo comparto dei surgelati pari a 239 milioni (+3,58% rispetto all’anno precedente), con un trend di crescita dal 2009 del 48,7% e con un cash flow pari a 38,5 milioni.

Nonostante il consumo di vegetali surgelati sia stato in flessione del 3,1%, Orogel ha segnato un +0,4% rispetto al 2017. E i buoni risultati alimentano gli investimenti: nei prossimi tre anni il gruppo con quartier generale a Cesena mette sul piatto 80 milioni. Nuovi investimenti e un'attenzione crescente per l'export: se oggi l'azienda esporta per il 70% in Europa, l'obiettivo è rafforzare la presenza su mercati lontani, come Stati Uniti e Giappone.

Orogel Surgelati

“Stiamo pensando di aprire una nuova unità commerciale a New York, puntando tutto sull’italianità dei nostri prodotti, su filiera e sicurezza - spiega il consigliere delegato Giancarlo Foschi - Ci siamo dati un anno o poco più di tempo per vedere come si sviluppa questa strategia commerciale, per capire in quali fette di mercato d’oltreoceano possiamo inserirci. Ma non si può escludere in futuro la possibilità di effettuare collaborazioni e di investire sul territorio per creare un’unità produttiva”.

Bruno Piraccini Orogel

Ma i buoni risultati di Orogel consentono anche di implementare iniziative di welfare aziendale, tanto da diventare un modello a livello nazionale. Nel 2018 su un utile di circa 20 milioni più del 20% è stato destinato a questo tipo di iniziative. Tra le varie azioni è stato creato un servizio di doposcuola aziendale. Spiega l'amministratore delegato Bruno Piraccini: "Ci eravamo resi conto che diversi dipendenti stranieri non sapevano come occuparsi dei figli durante l’orario di lavoro e aiutarli nei compiti. I nonni infatti non parlavano italiano e quindi non potevano dare loro una mano. Un problema che rischiava di condizionare negativamente la performance scolastica dei bambini”. Ma Orogel sostiene i dipendenti anche nell'acquisto dei libri scolastici, oppure con il social housing e prestiti senza interessi. Il cuore cooperativo di un'azienda è anche tutto questo.

Copyright 2019 Italiafruit News