Agrumi, Gruppo di contatto sui temi caldi

Bilanci, import, barriere: domani in Corsica tavolo a 4, debutta il Portogallo

Agrumi, Gruppo di contatto sui temi caldi
Il gruppo di contatto Agrumi apre per la prima volta al Portogallo e si prepara ad affrontare i temi chiave per il settore, ma la partecipazione dell’Italia sarà ridotta all'osso. Complice la data infelice, quella del 25 aprile, la riunione che si terrà domani a San Giuliano, in Corsica, vedrà la presenza di due soli esponenti italiani: Elena Albertini, in rappresentanza dell’Alleanza delle cooperative, coordinatrice del Comitato arance dell’Oi e vicepresidente del “Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia Igp”; e Pasquale Raiola, responsabile ortofrutta della Cia. “Saremo in diretto contatto con il dirigente del Mipaaft Roberto Cherubini”, spiega a Italiafruit News Albertini. “Il fatto che i francesi abbiano organizzato l'importante appuntamento in una giornata festiva per il nostro Paese, quando gli uffici sono chiusi, con in più una certa difficoltà logistica a raggiungere il luogo di svolgimento, non ha favorito la presenza italiana”. Sul tappeto, nella mattinata di domani, il bilancio della stagione agrumicola 2018/19, le prospettive della prossima campagna, l’accordo tra Ue a Africa del Sud, le tematiche fitosanitarieSarà l’occasione inoltre per presentare l’Aop “Fruits de Corse”, specializzata nelle clementine che si fregiano dell’Igp.



“Siamo preoccupati per le problematiche fitosanitarie che più volte, come Paesi Ue produttori, abbiamo sottoposto all’attenzione delle autorità europee senza ottenere risposte soddisfacenti", dice Albertini (nella foto sopra). "I Paesi comunitari devono sempre fare il cold treatment in uscita mentre per le importazioni Bruxelles ritiene sufficiente un generico idoneo trattamento”. 



Altro tema scottante quello dei dazi e delle nuove produzioni di Egitto e Marocco, che stanno ampliando gli spazi dedicati agli agrumi, destinati a sovrapporsi a quelli italiani ed europei, come puntualizza Albertini. Si parlerà anche di Brexit e delle sue possibili conseguenze sul commercio intracomunitario. “Gli agrumi, esattamente come i pomodori, sono produzioni europee schiacciate dalla concorrenza esterna”, sottolinea Albertini. Al termine dei lavori, verrà elaborato un documento congiunto e prenderanno il via le visite tecniche.

L’esponente italiana giudica positivamente l’ampliamento del Gruppo di contatto agrumi al Portogallo, che debutterà con due rappresentanti, uno dei quali ministeriale; “auspichiamo che anche la Grecia entri nel gruppo, più siamo e meglio è”, conclude Albertini. La delegazione più nutrita sarà quella spagnola, con ben 11 “portabandiera” dell’agrumicoltura iberica, tra Asaja, Fepex, esponenti di cooperative, del Comitato di gestione degli agrumi e consiglieri agricoli del Ministero in Francia. Tre, invece, i partecipanti francesi: un consigliere agricolo dell’ambasciata di Francia a Madrid e due esponenti dell’Aop “Fruits de Corse”. 

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