La ciliegia del futuro? Grossa e scura

Salvi Vivai: boom di vendite in Europa per gli impianti ad alta densità

La ciliegia del futuro? Grossa e scura
Silvia Salvi, socio amministratore di Salvi Vivai, tra le principali aziende vivaistiche italiane specializzate nel settore frutticolo, ha le idee ben chiare su quali devono essere le caratteristiche imprescindibili della "ciliegia del futuro": gusto, grossa pezzatura, lunga shelf life e colore scuro. Un poker di attributi che l'azienda ferrarese sta valutando su nuove varietà in fase di sperimentazione, potenzialmente adattabili al proprio sistema colturale ad alta densità che prevede, in media, dalle 4.000 alle 6.000 piante "nanizzate" per ettaro.

"Siamo sempre alla ricerca - dice Silvia Salvi a Italiafruit News - di nuove cultivar per continuare a essere all'avanguardia e per offrire qualcosa di nuovo ai cerasicoltori. Uno dei nostri obiettivi è quello di allungare il periodo della raccolta, che oggi va indicativamente da metà maggio a fine giugno, con nuove selezioni sia precoci sia tardive provenienti dai migliori programmi di miglioramento genetico del ciliegio".

Per quanto riguarda la prossima stagione, le varietà che si adattano sicuramente bene agli impianti ad alta densità di Salvi sono Kordia, Ferrovia, Regina e la serie Sweet dell'Università di Bologna. "Le ciliegie Sweet sono simili tra loro e assicurano un prodotto uniforme ed omogeneo per un periodo di raccolta molto lungo", evidenzia ancora Silvia Salvi. 


Silvia Salvi, socio amministratore di Salvi Vivai

Salvi Vivai è sponsor Platinum dell’International Cherry Symposium (Ics), il congresso internazionale della ciliegia che il 22 e 23 maggio radunerà a Vignola, in provincia di Modena, i maggiori esperti a livello mondiale di questo frutto. Nell'occasione l'azienda darà la possibilità di visitare il proprio ceraseto sperimentale ad alta densità di due ettari, situato a Runco, in provincia di Ferrara (clicca qui per scaricare il programma dell'evento). 

"I vantaggi del nostro sistema ad alta densità sono molteplici - sottolinea Salvi - L'impianto può entrare in piena produzione già al quarto anno, combinando una ottima resa (fino a 12-14 tonnellate per ettaro nel periodo di massima produttività) a una elevata qualità dei frutti, con calibri superiori ai 28 millimetri per oltre l'80% della raccolta. Il nostro sistema si adatta benissimo alle coperture antigrandine, antipioggia e antinsetto, che scongiurano il rischio di subire danni da eventi meteo eccezionali e da patogeni come la cimice asiatica e il moscerino dei piccoli frutti. Il produttore, infine, può gestire le piante da terra e questo facilita tutte le operazioni colturali quali, ad esempio, la raccolta e la potatura".


Il ceraseto ad alta densità di Runco (Ferrara)

I nuovi impianti di Salvi Vivai sono richiestissimi in tutta Europa. "In Italia li stiamo introducendo soprattutto in zone tradizionalmente non vocate del Centro e del Nord, come il Trentino, il Ferrarese e il Piemonte, nelle quali la ciliegia può essere una valida alternativa a pomacee, drupacee e kiwi. La crescita più importante della domanda, però - conclude Salvi - si registra in Francia e nei Paesi dell'Est Europa, dove stiamo piantando tantissimi ettari. La campagna commerciale terminerà nel mese di aprile".

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