La noce francese in grande spolvero

Avvio di campagna sprint, commercializzate in Italia già quattromila tonnellate

La noce francese in grande spolvero
Il mercato delle noci sta vivendo una campagna commerciale con prezzi in discesa rispetto allo scorso anno. La guerra dei dazi tra Usa e Cina da una parte e la buona produzione californiana di quest'anno dall'altra, hanno portato a un deprezzamento generale del prodotto. Ma sul mercato italiano la noce francese è in grande spolvero, come spiega a Italiafruit News Davide Vancini, amministratore di Alimex, società modenese che da vent'anni opera come broker e intermediario soprattutto nella commercializzazione di frutta secca.

"Nei primi quaranta giorni dall'avvio della commercializzazione abbiamo consegnato circa quattromila tonnellate di noci francesi, molto di più rispetto all'analogo periodo dello scorso anno - osserva l'imprenditore - La noce francese c'è, il mercato italiano dimostra di conoscerla e apprezzarla come prodotto di qualità: il lungo lavoro che abbiamo svolto negli anni per trasmettere valori che andassero oltre al semplice prezzo ha fatto centro".

Noci Grenoble

Ma come impatta l'effetto Usa sull'Italia? "I californiani, dopo aver speculato e guadagnato per decenni, quest'anno hanno per così dire calato le braghe, ma questo non fa bene a nessun operatore della filiera - sottolinea Vancini - In Italia importanti aziende perderanno fatturati e marginalità, non c'è un vantaggio oggettivo per nessuno: la corsa agli acquisti trainata da questi prezzi bassi comporterà una battaglia sul mercato senza esclusione di colpi. Noi, col prodotto francese, ci difendiamo: abbiamo una denominazione di origine, la Noce di Grenoble, abbiamo prodotto europeo, che arriva da una filiera corta e con caratteristiche gustative anni luce da quelle americane. La nostra unica arma è la qualità. All'inizio della campagna ho comunque chiesto ai miei fornitori un segnale, abbiamo abbassato i prezzi di circa il 15% rispetto all’anno scorso, niente in paragone agli americani, ma volevamo dimostrare di non vivere sulla Luna, non certo aprire una competizione sul prezzo. E i risultati sono stati positivi: nonostante la campagna sia partita una settimana dopo rispetto al 2017, abbiamo registrato un aumento del 10% dei volumi commercializzati. Ora ci sarà un fisiologico rallentamento, ma a fine novembre abbiamo già raggiunto la metà dei nostri volumi e ci sono tutte le condizioni per lavorare tranquillamente fino a giugno. Noi ci inseriamo in un mercato tradizionale, che il prodotto californiano non lo vuole, ma anche nelle principali insegne di distribuzione organizzata: con questi clienti siamo certi di poter fare un buon lavoro, supportati dalle caratteristiche tipiche del prodotto francese".

Noci di Grenoble

Alimex commercializza le noci della cooperativa Coopenoix, che associa 450 nocicoltori nella regione del Rhône-Alpes, i produttori della famosa noce di Grenoble. L'azienda emiliana serve sia l'ingrosso che la Grande distribuzione organizzata e tra i segmenti che vorrebbe sviluppare c'è il biologico. "Le noci bio ci danno molte soddisfazioni, il punto è che non ci sono i quantitativi per soddisfare il mercato - conclude Davide Vancini - La domanda è in crescita, ma non c'è ancora prodotto sufficiente per coprire tutta la richiesta".

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