Mutti assegna il Pomodorino d’oro

Mutti assegna il Pomodorino d’oro
Si è svolta venerdì scorso la XIX edizione del Premio Pomodorino d’Oro Mutti, un appuntamento unico nel settore, istituito nel 2000 per valorizzare l’impegno degli agricoltori nel produrre un pomodoro che sappia esprimere l’eccellenza dell’identità alimentare italiana. Da allora il concetto di qualità di prodotto è andato sempre più a declinarsi in precisi parametri di trasparenza e responsabilità di filiera.

Quest’anno, tra le oltre 400 famiglie di agricoltori conferitori, sono stati selezionati e premiati i 40 migliori produttori che si sono distinti per una qualità eccellente della raccolta: in particolare, tra i vincitori, al primo posto l’azienda agricola Franzoni Luciano, al secondo la società agricola Corte Giliola e al terzo la Vitali

Un premio speciale, quello del Pomodorino d’Oro 2018, perché non solo conferma l’impegno dell’azienda a sostenere il know-how e la solidità dei produttori ma celebra anche il traguardo di una raccolta meccanizzata al 100% su tutte le tipologie di pomodoro, in tutti gli areali di produzione, oltre a politiche di prezzo incentivanti superiori alla media. 

“Il Pomodorino d’Oro rappresenta l’occasione per festeggiare la qualità con i protagonisti della raccolta, per celebrare il valore della nostra filiera corta e per riconoscere il costante impegno dei nostri agricoltori nelle buone pratiche in campo e nel rispetto del modello organizzativo conforme ai requisiti sociali ed etici. Questo importante premio è il simbolo di un prodotto eccellente, che nasce dalla trasparenza in tutto il processo di filiera e nelle logiche di lavoro e di mercato, fino all’etichetta”, commenta Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti spa. 



Il premio celebra dunque un progetto di qualità totale e le iniziative specifiche che permettono una relazione solida e duratura con gli agricoltori. Un approccio di sostegno, incentivo e premio al merito che si traduce per l’azienda anche in un prezzo d’acquisto superiore della materia prima: nella campagna 2018, infatti, Mutti ha attuato una politica di premium price, ovvero di sovraprezzo per qualità superiore, con un +16% rispetto alla media del mercato del Nord Italia. 

“Non è un caso dunque che, nonostante il clima poco favorevole della stagione appena conclusa, abbiamo raggiunto le 540 mila tonnellate di pomodoro trasformato, confermandoci il primo gruppo trasformatore italiano”, conclude Francesco Mutti.

Il concetto di qualità eccellente che Mutti persegue non si concretizza solo nella selezione del pomodoro e sua la lavorazione ma anche nell’impegno dell’azienda per la sostenibilità ambientale. Mutti è stata la prima azienda in Italia ad aver calcolato i consumi di acqua della propria produzione per ridurre “l’impronta idrica”, dalla coltivazione del pomodoro al prodotto finito, avvalendosi del supporto scientifico del Wwf Italia e del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici.  

“Una qualità superiore può nascere solo dal rispetto, dalla salvaguardia dell’integrità dell’ambiente e dalla gestione responsabile delle risorse naturali - conferma anche Eva Alessi, responsabile Consumi sostenibili e Risorse naturali del Wwf Italia, con il quale Mutti collabora già dal 2010 - Per questo dal 2017 con il Gruppo Mutti abbiamo definito e avviato un percorso per mantenere e incrementare la biodiversità degli agro-ecosistemi legati alla coltura del pomodoro, attraverso la realizzazione di interventi in campo che rappresentano buone pratiche per la conservazione della natura, quali ad esempio l’incremento delle aree naturali e seminaturali, la creazione di piccole zone umide e rifugi per la fauna selvatica, la gestione agronomica per la fertilità del suolo”.

Rispettare, salvaguardare e restituire al territorio è dunque uno dei principi della generazione di valore che guida il Gruppo nelle sue scelte. “Da sempre pretendiamo un prodotto proveniente solo da aree certificate con coltivazioni openair, raccolto a maturazione ottimale e lavorato entro poche ore dalla raccolta. A questi standard qualitativi, nei contratti con i nostri agricoltori, si va ad aggiungere una specifica clausola, attraverso la quale richiediamo espressamente di adottare la raccolta meccanica e di evitare quella manuale”, conclude Ugo Peruch, direttore agricolo del Gruppo. “Per questo siamo costantemente impegnati nell’offrire strumenti, servizi e modelli che contribuiscano a una gestione moderna e sostenibile della coltura, che mettano nelle condizioni di produrre il miglior pomodoro possibile in termini qualitativi ma con una forte attenzione all’ambiente, ai principi etici e alla sostenibilità”.  

Il Pomodorino d’Oro Mutti 2018 conferma ancora una volta il Dna di un’azienda nata con la vocazione per la qualità, che da sempre sceglie solo pomodoro 100% italiano e con una spinta all’innovazione nei processi produttivi che la rende leader di mercato in Italia. 

Fonte: Ufficio stampa Mutti