Iperdì-Superdì, la cessione va per le lunghe

A fine mese incontro al Mise, dove è atteso anche il confronto tra Unicoop Tirreno e sindacati

Iperdì-Superdì, la cessione va per le lunghe
Si allungano i tempi per la vendita parziale di Iperdì-Superdì e la preoccupazione monta. 
Per giovedì era previsto un incontro al ministero dello Sviluppo economico per fare il punto della situazione. Ma l’appuntamento, su richiesta della società che gestisce i punti vendita, è stato rinviato al prossimo 31 ottobre. E mentre i timori dei lavoratori aumentano, scende in campo la politica: “Serve un chiarimento definitivo sia dal punto di vista della vendita o cessione del ramo di azienda, che dell’eventuale percorso per l’ottenimento della cassa integrazione straordinaria”, ha dichiarato Samuele Astuti, consigliere del Pd alla Regione Lombardia. “Mi auguro che le richieste emerse durante l’audizione in Commissione Attività produttive del Consiglio regionale relativamente al pagamento di una parte degli arretrati ai dipendenti diventino al più presto realtà. Rimane la forte preoccupazione per il continuo slittamento della data di vendita di una prima tranche di supermercati in Lombardia, così come confermato durante l’ultimo tavolo sulla crisi aziendale al Mise. Non vorrei che il rinvio celasse un ripensamento da parte dell’azienda”.

Nei giorni precedenti erano stati i sindacati a farsi sentire: “Non si può trascinare una situazione così a lungo senza avere risposte”, l’intervento di Filcams Cgil. “La dilazione temporale concessa dal Mise a favore della società va a discapito dei lavoratori ai quali non viene retribuito lo stipendio da luglio e sono privi di ammortizzatori sociali. Il rinvio al 31 ottobre è difficile da accettare”.



Temporaneamente congelata, intanto, la cessione degli otto Unicoop Tirreno del Basso Lazio. Il consiglio di amministrazione aziendale svoltosi dopo la riunione nella sede della cooperativa, ha messo in stand-by la cessione dei punti vendita di Frosinone, Fiuggi, Colleferro, Genzano, Velletri, Aprilia e Pomezia (due) in attesa del confronto tra la cooperativa e i sindacati, che avrà tempi stretti.

Marco Lami (presidente di Unicoop Tirreno) e Piero Canova (direttore generale) hanno partecipato giovedì a un incontro al Mise al quale sono intervenuti rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle Regioni Lazio, Umbria, Toscana e di alcuni Comuni del Sud Lazio.
“Abbiamo ribadito - il commento di Lami e Canova - ciò che è emerso dal Cda di Unicoop Tirreno: gli obiettivi del piano industriale della Cooperativa sono inderogabili e devono essere raggiunti con la massima determinazione. Abbiamo confermato la disponibilità a confrontarci senza pregiudiziali con le organizzazioni sindacali con lo scopo di trovare le migliori soluzioni che possano consentirci di risolvere le situazioni di difficoltà evidenziate”. Appuntamento ora a lunedì 29 ottobre, sempre al Mise, per un faccia a faccia Unicoop Tirreno-sindacati che dovrà svilupparsi "in tempi definiti, indicativamente entro novembre". 

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