Caan di Napoli conferma i vertici, scioperi in vista

Carmine Giordano resta alla presidenza, scontro con i grossisti sulle aperture

Caan di Napoli conferma i vertici, scioperi in vista
I grossisti del Centro agroalimentare di Napoli minacciano di scioperare per protestare contro la difficile situazione del Caan. La presentazione del piano concordatario al tribunale di Nola, che potrebbe rappresentare il primo passo per scongiurare il fallimento, non tranquillizza gli operatori: nel "mirino" delle accuse il Comune, azionista di maggioranza. Nei giorni scorsi intanto Carmine Giordano (foto) è stato confermato dall'assemblea dei soci alla presidenza del Caan. Nel Cda anche Salvatore Velotto e Melania Barberis, a loro volta espressione dell'amministrazione di Palazzo San Giacomo. Approvato anche il bilancio con il voto favorevole del Comune, l'astensione della Camera di Commercio e il voto contrario dei privati. 

“L’esito favorevole della richiesta di concordato preventivo recentemente presentato fa sperare che la decisione dei giudici attesa nei prossimi mesi sia altrettanto positiva”, ha dichiarato Giordano dopo l’ufficializzazione della nomina. “Sono fiducioso che le aziende del Mercato, con il sostegno delle istituzioni, riusciranno a ridare impulso alla struttura e a garantire il risanamento”. Il presidente ha ringraziato ItalMercati e il suo leader Fabio Massimo Pallottini per il sostegno.



Ma gli operatori restano critici: “Con la riconferma di Giordano, nulla di nuovo il Comune di Napoli lascia presagire e voci contrastanti circa la valutazione del piano concordatario tengono gli operatori col fiato sospeso, incerti del futuro che li può attendere”, il commento di Carmine D’Orazio (foto sopra), presidente di Assomercati Campania, cui fanno riferimento buona parte dei grossisti partenopei.  

“Avevamo chiesto fin dallo scorso aprile al Caan di non aprire il Mercato il 16 e 17 di agosto per motivi di crisi commerciale e per le restrizioni emanate dal ministero dei Trasporti al traffico pesante: non arriverebbero né fornitori né acquirenti. In caso di mancata accoglienza della richiesta, siamo pronti a scioperare in quei due stessi giorni, mentre un'ulteriore manifestazione è in programma il prossimo 20 settembre per protestare con il Comune”.

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