La Spagna insorge: «Senza acqua non possiamo più produrre»

Quindicimila agricoltori del Levante e del Sud Est scendono in piazza a Madrid

La Spagna insorge: «Senza acqua non possiamo più produrre»
Al grido di "difendiamo il giardino dell'Europa", più di 15mila operatori del settore agricolo delle province di Almeria, Alicante e Murcia sono scesi in piazza ieri a Madrid, per rivendicare "più acqua e infrastrutture idriche" nel Levante e nel Sud Est della Spagna.

Nella mattinata i dimostranti si sono radunati in piazza Callao e hanno distribuito gratuitamente 30mila chili di prodotti ortofrutticoli (carciofi, zucche, sedani, meloni, broccoli e cavolfiori, ecc.), invitando le persone a firmare una petizione. Si richiede, in particolare, l'apertura immediata di tutti i pozzi del bacino del fiume Segura per affrontare una situazione idrica definita "preoccupante", il supporto di altri bacini idrici per salvare milioni di alberi da frutto e nuove tariffe per l'irrigazione eque e proporzionali in tutta la Spagna. Verso le 14,30, poi, la manifestazione si è spostata davanti alla sede del Ministero dell'Agricoltura.
 
"Senza acqua non possiamo continuare a coltivare i nostri prodotti ortofrutticoli", dice Pedro Alfonso Garre del Gruppo G's, leader in Europa nelle produzione e commercializzazione di baby leaf, sedani, broccoli, lattughe Iceberg e romane.

L'iniziativa è stata sostenuta dalle organizzazioni agricole Upa, Asaja, Coag e dalle associazioni di imprese Proexport, Apoexpa, Fecoam, Agrupal, Fecamur, Fexphal, Froet, Atralime, Coepa, Ailimpo e Associazione degli imprenditori ortofrutticoli di Murcia.


Un video della manifestazione pubblicato da Europa Press

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