Le «Arance rosse per la ricerca» sono tornate in Gdo

Le «Arance rosse per la ricerca» sono tornate in Gdo
Bennet, le insegne del Gruppo Selex e del Gruppo VéGé, e poi Carrefour, Crai e Consorzio Coralis in collaborazione con Fdai (Firmato dagli agricoltori italiani) hanno scelto di fare squadra per sostenere l'Associazione italiana per la Ricerca sul cancro con l'iniziativa "Arance rosse per la Ricerca".

Da giovedì 15 febbraio per tutto lo scorso fine settimana, e fino a esaurimento scorte, in oltre 2.400 punti vendita su tutto il territorio italiano, è stato possibile acquistare una o più reticelle di arance rosse nazionali. Per ogni confezione venduta i marchi della grande distribuzione hanno garantito una donazione di 50 centesimi a favore di Airc.

Le arance rosse italiane sono diventate il simbolo della sana alimentazione e della prevenzione del cancro proprio grazie ad Airc che, dal 1990, le ha scelte come protagoniste della campagna "Le Arance della Salute" per le loro straordinarie proprietà.

Le arance rosse contengono infatti gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi.

"Siamo molto felici di avere avuto ancora una volta al nostro fianco la gdo italiana per questa edizione delle Arance rosse per la ricerca - ha dichiarato Niccolò Contucci, direttore generale dell'Airc - La nostra iniziativa continua a crescere grazie alla fiducia dei nostri partner che ci permettono di essere presenti in modo ancora più capillare su tutto il territorio con un prodotto buono e sano, che consente a tantissime persone di fare un pieno di vitamine e di rinnovare il sostegno al lavoro dei nostri ricercatori per rendere il cancro sempre più curabile".
 
L'iniziativa ha coinvolto l'intera rete Carrefour Italia (985 negozi) nei formati Ipermercati, Market ed Express di tutta Italia. Attraverso l'acquisto delle "Arance rosse per la ricerca", è stato anche possibile contribuire al sostegno di un'importante parte della filiera agroalimentare italiana. Le confezioni di arance provenivano infatti da sei tra le maggiori Organizzazioni di produttori siciliani selezionate da Fdai e Coldiretti Sicilia: Coop La Normanna, Coop Il Girasole, Coop La Reginetta, Azienda agricola Di Marco Lentini, Consorzio La Deliziosa, Azienda agricola Caniglia. Si tratta di sei strutture che raggruppano numerosi produttori dall'area catanese e siracusana (Paternò Scordia, Lentini, Palagonia, Biancavilla) e che hanno sottoscritto un capitolato molto rigoroso sugli aspetti produttivi, qualitativi ed organolettici delle arance. Attraverso questo capitolato le organizzazioni si impegnano a garantire l'eticità delle produzioni, il rispetto dei diritti umani e quello dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento della manodopera minorile, e la salubrità dell'ambiente di lavoro.
 
Stéphane Coum, direttore operations Carrefour Italia: "Siamo orgogliosi di aver messo a disposizione i nostri punti vendita per la raccolta fondi destinata ai progetti di ricerca di Airc. Dopo il successo dell'ultima raccolta che ha permesso di vendere oltre 80mila retine di arance, anche quest'anno abbiamo fortemente voluto promuovere questa iniziativa. Inoltre - prosegue Coum - grazie alla collaborazione con Fdai, Carrefour Italia può supportare e far crescere la qualità dei prodotti della filiera agricola italiana, caratteristiche che da sempre promuoviamo su tutto il territorio italiano."
 
"Siamo ancora una volta onorati di aver contribuito in modo concreto alla raccolta fondi per Airc - commenta Ettore Prandini, presidente di Fdai - Grazie all'impegno dei nostri produttori e alla sinergia con protagonisti di eccellenza della distribuzione organizzata diamo un segno importante di solidarietà e riaffermiamo l'importanza di una corretta alimentazione basata sulla varietà degli alimenti e sulla loro freschezza insieme a una chiara indicazione di origine che è un diritto dei consumatori".
 
Fonte: Airc - Carrefour Italia