Sabato i dialoghi di «Bologna award»

Sabato i dialoghi di «Bologna award»
Si celebrano a Bologna sabato 14 ottobre, in un'ideale anteprima del World Food Day (giornata mondiale dell'alimentazione in calendario lunedì 16 ottobre), i Dialoghi di Bologna Award, il premio internazionale per la sostenibilità agroalimentare promosso da Caab-Centro Agroalimentare di Bologna con Fondazione Fico, comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del ministero dell'Ambiente e il supporto di Unitec. Media partner sono Qn–Il Resto del Carlino e Agronotizie.

Bologna Award 2017 e i suoi vincitori animeranno il cartellone di incontri in programma nella Sala Farnese sabato 14 ottobre, dalle 15: si avvicenderanno panel di incontro e confronto sulle questioni centrali legate a cibo e sostenibilità, con nomi di primo piano sulla scena mondiale. Come il saggista e docente statunitense Stephen Ritz (nella foto d'apertura), che ha promosso l'educazione alimentare e la cultura degli orti nel Bronx, lavorando sulla new wave legata al cibo salutare promossa con la presidenza Obama; e come il videoartista Douglas Gayeton e il direttore di Google Food Services Michiel Bakker (nella foto sotto) che per il colossale motore di ricerca coltiva le sue visioni di cibo "futuro". Ci saranno anche la giornalista e conduttrice tv Licia Colò e l'agronomo di Linea Verde Marco Menghini. Si dialogherà di "Mediterraneo e lessico della sostenibilità" con Douglas Gayeton e con Elisabetta Moro, docente e antropologa, esperta di Dieta mediterranea, in dialogo con la giornalista Marisa Fumagalli che da anni si dedica a questi temi. Si parlerà della "Sfida del secolo, l'educazione alimentare" a partire dall'esperienza prodigiosa di Stephen Ritz con gli studenti e le famiglie del Bronx per arrivare ai progetti in essere in Europa e in Italia, ripercorsi dagli agronomi e divulgatori Antonio Pascale e Duccio Caccioni. Ci si interrogherà sulle tribù del cibo fra junk e slow food con l'antropologo Marino Niola, lo studioso del consumo Daniele Tirelli e la giornalista Mara Monti, autrice sui temi della sicurezza alimentare. Si focalizzerà sul cibo del futuro e sull'alimentazione in "formato" Millennials, quella cioè che dovranno portare avanti nel segno della sostenibilità i giovani della generazione Z: ne parleranno l'agroeconomista Andrea Segrè, che a questi temi dedica il suo ultimo saggio "Il gusto per le cose giuste. Lettera alla generazione Z", con lo studioso Michiel Bakker, esperto di food innovation per Google, e con il giornalista Antonio Cianciullo, firma nota delle tematiche ambientaliste. Alle 19 Bologna Award si concluderà con la lecture di Matteo Dell'Acqua sui temi legati al suo progetto "Cibo del futuro: quando i saperi contadini incontrano l'high tech".


Michiel Bakker, direttore di Google Food Services

Sabato in mattinata, intanto, nella Sala Farnese dalle 9.00 alle 12.00 Bologna Award propone il convegno "Nulla di troppo Q.B., Agroalimentare, Alimentazione ed Etica", promosso dalla commissione Agroalimentare del Rotary Distretto 2072 dell'Emilia-Romagna per affrontare il tema dello spreco alimentare a 360 gradi, analizzandone i risvolti economici, sociali e ambientali, ma anche i riflessi sulla salute e le implicazioni etiche. Con Roberto Della Casa, Andrea Segré, Claudio Mazzini, Davide Cassani, Mario Baraldi e Claudio Ubaldo Cortoni.

Il vincitore di Bologna Award 2017, il ricercatore Matteo Dell'Acqua, saluterà alle 12 in Piazza Maggiore il pubblico dell'evento di solidarietà "In the name of Africa" e sarà quindi protagonista alle 12.30 di un incontro con la stampa di Bologna nella Sala Tassinari di Palazzo D'Accursio alle 12.30. Dalle 12 alle 13 accanto alla Sala Tassinari per tutti è in programma la degustazione a cura di Conapi Mielizia.

Premiazioni di Bologna Award 2017 dalle 18.30 in sala Farnese a Palazzo D'Accursio. Matteo Dell'Acqua, giovane e geniale ricercatore della Scuola Sant'Anna di Pisa, ritirerà il Bologna Award 2017 grazie al suo progetto realizzato con la collaborazione dell'Università di Bologna, Biodiversity International e agricoltori etiopi di due comunità. "Un progetto – spiega la giuria – che, se applicato sistematicamente nelle aree estreme, potrebbe realmente rispondere ai bisogni alla esigenza di sicurezza alimentare nel Sud del mondo. La elevata ereditatabilità dei tratti selezionati dai piccoli agricoltori suggerisce infatti che il sapere tradizionale può essere utilizzato per guidare il miglioramento genetico con metodi all'avanguardia". Il progetto ha coinvolto una sessantina di contadini etiopi nella valutazione sistematica delle caratteristiche di loro interesse in 400 varietà di grano, producendo oltre 190mila dati in due settimane di lavoro ininterrotto nei campi a stretto contatto con i ricercatori. Questi sono stati poi incrociati con 30 milioni di dati molecolari derivati dal sequenziamento del Dna delle varietà di grano, riuscendo a identificare fattori genetici che hanno determinato l'apprezzamento da parte degli agricoltori, poiché i risultati andavano incontro alle loro migliori aspettative. Aspetto peculiare del Bologna Award è che il vincitore, sin dal momento dell'accettazione, si impegna a donare il valore del premio (15mila euro) in favore di progetti e iniziative di settore sostenibili, durevoli e/o solidali.     

Fonte: Ufficio stampa Caab-Centro Agroalimentare di Bologna