Senegal e Costa d'Avorio, aziende italiane in missione

Senegal e Costa d'Avorio, aziende italiane in missione
"Il prodotto è veramente di qualità e quest'anno è stato venduto benissimo. Abbiamo aumentato la produzione del 30% ma non è bastato, la richiesta è stata ancora più forte del previsto. Non ci possiamo proprio lamentare". Così Bruno Francescon parla della sua produzione di melone in Senegal con 160 ettari in produzione, oltre a 30 ettari a zucche, anche quelle destinate all'Italia e di qualità eccellente. L'imprenditore mantovano sta trattando l'ampliamento dei terreni in Senegal per ulteriori 50 ettari per far fronte alla domanda crescente. La produzione di melone interessa marzo, aprile e l'inizio di maggio quando si aggancia alla produzione italiana di cui ha le stesse caratteristiche.

La visita alla Divisione Senegal del Gruppo Francescon, a circa 140 chilometri dalla capitale Dakar, in pieno Sahel senegalese, è stato uno dei momenti più interessanti della missione Omnibus in West Africa, terminata l'8 aprile scorso e che ha toccato in particolare Senegal e Costa d'Avorio. Tra le aziende che hanno partecipato alla missione: Peviani, Cedior, Nicofruit e Lopolito.

Un altro momento molto interessante della missione in Senegal è stata la visita a un forte esportatore di ortofrutta, in particolare di mango, l'azienda Sepam, che ha un'estensione di 140 ettari di mango in diverse zone del Paese, magazzini di condizionamento a 30 chilometri da Dakar e un buon expertise logistico anche per quanto riguarda il trasporto marittimo da Dakar ai porti della Liguria, Vado in particolare. Gestita da tre generazioni da una famiglia di origine libanese, i Gaffari, la Sepam è seconda nella produzione di mango in Senegal e nell'esportazione verso l'Europa solo alla Safina che però è meno interessante per l'import diretto in Italia perché legata con contratti in esclusiva con operatori olandesi.  Il Senegal spedisce in Europa 10mila tonnellate di mango l'anno, soprattutto nei mesi di giugno e luglio.

Un contatto importante è stato anche quello con l'importatore-distributore Karim Maky della Sifl di Dakar, chge rifornisce Gdo e grossisti. Non sono mancate le visite a grossisti, come l'azienda Baraka, e alle catene della Gdo a Dakar, come Auchan e Casino, con l'individuazione dell'importatore e distributore di Vip Val Venosta le cui mele erano in vendita in un punto vendita Casino della capitale senegalese. A Maky è stato chiesto se, a suo avviso, quello di Francescon fosse un esempio da seguire da parte di altri imprenditori italiani. L'importatore ha sottolineato che il Senegal è il più stabile dei Paesi dell'Africa Occidentale. Dal giorno dell'indipendenza, nell'aprile 1960, non ha mai avuto rivoluzioni o cambiamenti politici violenti. Un caso unico in Africa nera.

Quanto il Senegal sta crescendo nell'esportazione di mango, tanto la Costa d'Avorio è in recupero nella produzione e nell'export di ananas. La delegazione ha incontrato ad Abidjan i responsabili delle due massime organizzazioni di esportatori di ortofrutta, ananas e banane in testa, la Obamci e l'Ocab. In particolare il presidente della Ocab, Elloh Vosso, si è detto molto interessato a collaborare con operatori italiani. Lo stesso Vosso produce ananas della varietà M2D, della storica varietà ivoriana Cayenne Lisse e della interessante Pan de Sucre; quest'ultima in recupero rispetto allo strapotere della M2D e giudicata interessante anche dagli importatori italiani.

Buona la produzione ivoriana di noce di cocco in diverse regioni: una piantagione è stata visitata con assaggi nella provincia di Bonua. Si stanno dando una organizzazione più efficiente anche i produttori di ortaggi: la delegazione ha incontrato il direttore di un'azienda, la Gram's, interessata a collaborare con aziende italiane.

In generale, a conclusione del viaggio, l'opinione prevalente è stata che in West Africa si possa lavorare, sia per la vocazione dei terreni che per l'interessante transit time con l'Italia, ma non senza un rapporto di collaborazione stretta con il fornitore. Interessante il potenziale per quanto si riferisce alla cooperazione e all'integrazione nella stessa produzione.

Qui di seguito il video, realizzato anche con drone, sulla parte senegalese della missione con interviste a Karim Maky (in inglese) e al responsabile della Divisione Senegal di Francescon, l'agronomo Matteo Zucchi (in italiano).



Fonte: Omnibus Comunicazione