Nuova tratta su gomma dal Senegal all'Italia

L'ha inaugurata Riboni: «Fagiolini, meloni e mango i prodotti più rilevanti»

Nuova tratta su gomma dal Senegal all'Italia
Dal Senegal all’Italia, in una settimana. La Riboni Rbn è la prima azienda italiana che garantisce questa nuova tratta nel campo del trasporto su gomma, una tratta particolarmente importante per i trasporti di prodotti ortofrutticoli dall’Africa al nostro Paese.
L’impresa di Ghevio (Novara), una flotta di 200 automezzi e 130 autisti dipendenti, che aderisce al raggruppamento Astre - network europeo di società che operano nel settore del trasporto e della logistica – ha recentemente inaugurato una nuova filiale a Dakar, capitale dello Stato africano, andando così ad ampliare la sua presenza internazionale dopo Mosca (Russia), Oradea (Romania) e Tangeri (Marocco).
 
La Riboni lavora al progetto da tre anni, periodo in cui è stato condotto un approfondito studio di fattibilità per questa "impresa" da 6.500 chilometri di tratta stradale che attraversa due continenti, passando per il difficile territorio della Mauritania. L’azienda si va a inserire in un segmento nel quale fino ad oggi operavano soprattutto player marocchini, con il fine di servire i mercati di Italia, Francia e Olanda. Oltre allo stesso Senegal, la nuova sede dell’azienda servirà anche i vicini mercati di Mali, Burkina Faso e Niger, situati nell’entroterra e quindi sprovvisti di porti, che si affidano esclusivamente al trasporto su strada per il loro approvvigionamento. Dakar si configura come un hub naturale per la ricezione e il successivo inoltro di tutte le merci per i Paesi del Sahel.



Per coprire questo viaggio è necessario impiegare due equipaggi: il primo per la tratta Sub Sahariana, il secondo per il tragitto Marocco-Italia. Tutti i mezzi fanno capo all’azienda novarese, senza fornitori esterni. Il percorso si snoda attraverso la Mauritania, il Marocco, lo Stretto di Gibilterra, seguendo la costa mediterranea spagnola e quella francese, fino alla nostra Penisola.

Aspettative, criticità e opportunità per la filiera ortofrutticola italiana: dopo l’avvio di questa nuova tratta, Italiafruit News ha intervistato Alberto Riboni, Ceo della Riboni Rbn.



Quali referenze ortofrutticole trasporta dal Senegal all'Italia? E tra questi quali sono i prodotti più rilevanti destinati a crescere?
I trasporti dal Senegal all’Italia interessano profondamente il settore alimentare e ortofrutticolo. In particolare, i prodotti più rilevanti e destinati a una crescita ancora maggiore in futuro in questo segmento appaiono fagiolini, meloni e mango.

C'è una stagionalità nella domanda di trasporto di ortofrutticoli dal Senegal all'Italia?
Possiamo dire che la domanda di trasporto dal Paese africano all’Italia aumenta nei mesi compresi tra dicembre e aprile, una stagionalità che segue quella dei prodotti alimentari e ortofrutticoli esportati. Per il mango, invece, i mesi chiave sono quelli che vanno da giugno ad agosto.

In base allo studio di fattibilità quale trend è previsto per i prossimi anni?
Ci aspettiamo una crescita del 20% annuo. Questo progetto ci impegna da tre anni ed è stato supportato da un serio studio di fattibilità, attento ai dettagli, un’attenzione indispensabile in un territorio particolare come è quello del Senegal e della vicina Mauritania.



Quali criticità si sono dovute superare?
La Mauritania è un territorio difficile, in cui pesa la mancanza di infrastrutture chiave per il settore dei trasporti. Ci sono poi difficoltà a livello doganale per i Paesi di transito nel Sahel, elementi che hanno fatto sì, appunto, che la messa in opera del progetto richiedesse tre anni di studio.

Come viene garantita la catena del freddo?
Adottiamo diversi accorgimenti per garantire la catena del freddo durante il trasporto. Innanzitutto, controlli da remoto via satellite e manutenzioni preventive sui mezzi impegnati su queste tratte. Abbiamo inoltre creato una rete di atelier diffusi: in Senegal a Dakar, in Mauritania a Noachout e in Marocco a Lajuonne, per poter approntare eventuali interventi di prima assistenza straordinaria, per garantire il raggiungimento del primo centro tecnico disponibile, che si trova in Marocco ad Agadir.

Con quali mezzi vengono effettuati questi trasporti?
Si tratta di bilici frigoriferi, mezzi prevalentemente Renault. Si tratta di un elemento chiave, per garantirsi il reperimento di pezzi di ricambio anche eventualmente da mezzi usati, vista la difficoltà nel reperire pezzi di ricambio e officine attrezzate in Mauritania e nel Sahel. Per il Mali, invece, i mezzi sono prevalentemente Mercedes. Tutti i frigoriferi sono Thermo King.

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