Verdure fermentate, nuovo trend

Il boom negli Usa e la regola delle tre P per stare bene

Verdure fermentate, nuovo trend
In virtù delle loro potenzialità benefiche, i cibi fermentati, preparabili facilmente anche a casa propria, sono una delle tendenze esplose nell'ultimo anno nel mercato degli Stati Uniti, da sempre fulcro dell'innovazione mondiale e base di idee per lo sviluppo di nuovi prodotti nei Paesi europei.

Questo tipo di alimenti, infatti, avendo già subito un'azione di "semplificazione", danno la possibilità all'organismo di assorbire le molecole bioattive e di potenziare il ruolo positivo della microflora intestinale. In pratica: favoriscono la digestione, garantiscono la salute dell'apparato digerente e rafforzano il sistema immunitario.

"Il numero di microrganismi - afferma Andrea Gianotti, ricercatore dell'Università di Bologna ed esperto di microbiologia alimentare e umana - presenti nel corpo umano è pari a circa un decimo rispetto al numero totale delle nostre cellule. Questi graditi ospiti, presenti soprattutto nel tratto digerente, contribuiscono in maniera fondamentale al nostro stato di salute".

"La microflora intestinale - prosegue Gianotti - deve essere diversificata, stabile e resiliente, quindi capace di rispondere a una situazione di difficoltà. Per fare ciò, oltre ad assumere alimenti fermentati, bisognerebbe seguire la regola delle tre P, consumando cibi prebiotici, probiotici e alimenti ricchi di polifenoli: ovviamente, la capacità di assorbimento di tali molecole varia da individuo a individuo".

Ecco, allora, che negli ultimi anni numerose catene distributive americane - in particolare le insegne specializzate in alimenti integrali e biologici - hanno cominciato a dedicare importanti spazi dei loro negozi ad alimenti e bevande a base di verdure lattofermentate quali, ad esempio, pomodori, peperoncini, carote, cavolfiori, sedani, cipolle e, soprattutto, crauti, ritenuti dai nutrizionisti una vera e proprio medicina naturale per l'intestino.

Tra le novità fermentate più in voga il Kimchi, il piatto più conosciuto della cucina coreana, realizzato con le foglie di cavolo fresco, i mini cetrioli sott'olio, le conserve di rape rosse e le patatine ai crauti. Il commercio europeo, per ora, rimane ancora alla finestra ma è plausibile uno sviluppo nel breve termine di questo nuovo segmento di mercato, tutto da scoprire.

La gamma di Farmhouse Culture, azienda statunitense leader nel settore degli alimenti fermentati

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