Wellness Food Festival, riflettori sui bio: i numeri

Wellness Food Festival, riflettori sui bio: i numeri
Biologico, un settore in costante crescita che registra numeri da record per produzione, impiego e consumo. Un settore che sarà al centro della seconda edizione del Wellness Food Festival, la kermesse dedicata al mondo bio, vegan e fusion che sabato e domenica torna a Cesena Fiera. Show cooking, proposte bio da operatori specializzati, testimonial d'eccezione come nel caso di Simone Rugiati, sono gli ingredienti di questa manifestazione dedicata ai sani stili di vita, e aperta sabato 1 aprile dal Forum sul Benessere Alimentare di Almaverde Bio.

Negli ultimi dodici mesi, il 74% delle famiglie italiane ha acquistato almeno una volta un prodotto alimentare biologico. Questi dati confermano quanto questi consumi non siano più considerati di elite: negli ultimi anni il settore ha infatti registrato trend non solo positivi ma in continuo sviluppo. A crescere, assieme ai consumi, sono anche le aziende che propongono prodotti bio certificati con relative superfici coltivate ad hoc. Di conseguenza stanno cambiando anche gli scaffali del supermercato e le dispense degli italiani con una proposta sempre maggiore di prodotti bio.

Il fatturato globale del settore è passato da 60 miliardi di dollari del 2010 agli 81,6 miliardi nel 2015. In un solo anno, dal 2014 al 2015, le aree a coltivazioni bio sono cresciute del +7,2% raggiungendo i 43,7 milioni di ettari e, nello stesso periodo, gli operatori specializzati sono aumentati del 14,7% diventando 2,4 milioni. L'Italia è al settimo posto nel mondo per il giro d'affari legato ai consumi di prodotti biologici ma si classifica tra i maggiori produttori ed esportatori al mondo, e in alcuni segmenti merceologici al primo post nell'export. Ad esempio, l'ortofrutta bio occupa una posizione di riguardo nell'export italiano e continua a crescere grazie al processo di conversione da produzione tradizionale a biologica avvenuta in molte aziende. In particolare, la filiera biologica italiana conta un aumento del 7,5 % delle superfici coltivate, dell'8,2% degli operatori e del 15% delle vendite mentre l'export registra un +16% rispetto al 2015.

Ad acquistare biologico sono soggetti con un elevato titolo di studio, un reddito medio-alto e con figli minori di 12 anni. Ma sono anche le abitudini alimentari a contare: nelle famiglie in cui ci sono vegetariani o vegani il tasso di penetrazione sale all'87%, nel caso uno o più componenti della famiglia presentano disturbi o malattie che impongono attenzione alla dieta, la percentuale supera la media nazionale (85%). Fra i prodotti più acquistati l'ortofrutta (74%), seguita da olio extra vergine di oliva (62%), uova (53%), miele a pari passo con confetture e marmellate (45%), formaggi freschi (44%), yogurt/burro (41%), riso e pasta (41%).

I consumatori scelgono prodotti biologici, sempre più spesso nella grande distribuzione, perché più sicuri per la salute, perché rispettano l'ambiente e tutelano la biodiversità. Tra i criteri di scelta ci sono l'origine e l'affidabilità della marca: il pubblico dimostra di accettare anche un costo maggiore quando si instaura un rapporto fiduciario basato su garanzie e certezze. Anche la grande distribuzione sta dando sempre maggiore spazio al biologico, dimostrando di credere in un segmento che sta conquistando sempre più consumatori.

In contemporanea a Wellness Food Festival si svolgerà Hobby&Garden, la fiera dedicata ai cultori del pollice verde, punto di riferimento per famiglie, scuole, bambini e per tutti coloro che sono accomunati dal desiderio di coltivare un angolo green, divertirsi a contatto con la natura e assaporare prodotti più genuini. Non una semplice mostra-mercato dedicata all'agricoltura e al tempo libero, ma un vero e proprio Salone di conoscenza in cui scoprire, vivendolo in prima persona, le ricchezze del mondo rurale.

Fonte: Cesena Today