Mipaaf: come etichettare i prodotti Dop e Igp trasformati

Pubblicati sul sito web del ministero i criteri per la richiesta di utilizzo dei riferimenti

Mipaaf: come etichettare i prodotti Dop e Igp trasformati
Chiunque impieghi commercialmente il riferimento a una Denominazione d’origine protetta (Dop) o a un’Indicazione geografica protetta (Igp) deve richiedere l’autorizzazione – per etichette, presentazioni o pubblicità – alla Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare del ministero delle Politiche agricole. Autorizzazione che non è necessaria per il semplice inserimento della denominazione tutelata nella lista degli ingredienti.

Sul sito del Mipaaf si legge che il riferimento alle Dop o Igp di un prodotto composto, elaborato o trasformato può comparire esclusivamente nell’etichettatura, nella presentazione e nelle pubblicità (compresi i siti web) dei prodotti composti, elaborati o trasformati, così come nei documenti commerciali e negli imballaggi attinenti, nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria in materia.

I criteri richiesti dal Mipaaf per concedere l’autorizzazione riguardano sia la posizione di diciture e acronimi che la tipologia e le dimensioni del carattere, in modo da non creare dubbi al consumatore sul prodotto registrato utilizzato come ingrediente. È vietato, poi, l’utilizzo del simbolo comunitario e del logo della denominazione tutelata nell’etichettatura/pubblicità del prodotto trasformato contenente il riferimento alla Dop o Igp, mentre è possibile riportare in etichetta la traduzione della stessa in un’altra lingua. Per l’acronimo, invece, va utilizzata una delle traduzioni riportate nell’allegato V del Regolamento (CE) n. 1898/06.

Per l’utilizzatore, poi, ci sono diversi obblighi, a cominciare dalla garanzia che il prodotto Dop o Igp sia acquistato da fornitore/confezionatore sottoposto al controllo dell’organismo di cui all’articolo 37 del Reg. (UE) 1151/12 fino all’impegno a dimostrare, tramite specifiche registrazioni e documentazioni, che la quantità di prodotto Dop o Igp utilizzata nel prodotto trasformato corrisponda alla quantità di prodotto Dop/Igp ricevuta.
Ogni mese l’utilizzatore dovrà anche registrare il numero di confezioni del prodotto trasformato contenenti il riferimento alla Dop/Igp, trasmettere una scheda tecnica che descriva il prodotto trasformato e comunicare la sede dello stabilimento nel quale avverrà la produzione e nel quale il prodotto Dop o Igp sarà stoccato, prima della lavorazione, separatamente dagli altri prodotti appartenenti alla stessa categoria merceologica.

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