Apot: acque del Trentino tra le più virtuose in Italia

Apot: acque del Trentino tra le più virtuose in Italia
Sono usciti da qualche giorno i risultati del monitoraggio effettuato dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) in merito alla qualità delle acque del nostro territorio, tema costantemente sottoposto all'attenzione dei produttori ortofrutticoli e delle Istituzioni.

Non poteva mancare, a seguito dei dati emersi, un breve commento dell'Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini (Apot), l'area di produzione melicola più vasta d'Italia, per dare un quadro dello stato attuale e soprattutto futuro, circa l'impegno intrapreso dagli stessi produttori per continuare a mantenere un primato che nel rapporto Ispra vede citato il Trentino tra le regioni più "virtuose" della nostra nazione.

"I dati diffusi dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale relativamente alla presenza di fitofarmaci nelle acque per l'anno 2014, collocano il Trentino tra le regioni più virtuose, con un 15% di campioni con residui per le acque superficiali – ha dichiarato Alessandro Dalpiaz, Direttore di Apot – e nel caso delle acque sotterranee (profonde) nessun campione con presenza di residui".

"Nell'ambito delle attività previste dal "Disciplinare di Produzione Integrata" proposto dalla nostra Associazione ed approvato dal Ministero Agricoltura e dalla Provincia Autonoma di Trento, si sono condivise limitazioni di uso per diverse sostanze attive – prosegue – Tra gli interventi più significativi va evidenziato il divieto di impiego del clorpirifos nei territori dei comuni di Cles, Mechel, Tuenno e Tassullo. L'indirizzo tecnico concordato tra produttori e Consulenza Tecnica ha poi portato all'esclusione di tale sostanza attiva anche per la maggior parte delle altre zone frutticole del Trentino, limitandone l'impiego alle sole aree circoscritte a forte presenza di scopazzi".

"Nel corso dell'estate 2016 i tecnici della Fondazione Edmund Mach verificheranno l'efficacia e fattibilità di alcune strategie di controllo delle psille, insetto vettore degli scopazzi, alternative al clorpirifos, rendendo così possibile  la sua esclusione definitiva dal Trentino dalla stagione 2017".

"Adeguate sperimentazioni sono parallelamente in corso per verificare alternative chimiche o meccaniche all'impiego del diserbo, con attenzione particolare al glifosato, ma anche per la introduzione di mezzi di controllo di afidi alternativi ai neonicotinoidi, i quali, sia pur utilizzati in periodi lontani dalla fioritura, potranno definitivamente eliminare i possibili margini residuali di interazione con i pronubi, principalmente le api.

Per Dalpiaz "tutti questi interventi, frutto di adozione volontaria da parte dei frutticoltori, potranno favorire ulteriormente un incremento della qualità delle acque, già a buon livello in Trentino se paragonata alla situazione nazionale, ma oggetto di un progetto condiviso tra Apot, Azienda Protezione Ambiente e Fondazione Edmund Mach firmato nel settembre 2015 e in corso di realizzazione. Per gli anni 2016 e 2017 – conclude il direttore di Apot – come frutto dell'impegno coordinato tra produttori ortofrutticoli ed Istituzioni, siamo certi ci possa essere pertanto un ulteriore passo avanti nella qualità delle acque e del  sistema territoriale trentino".

Fonte: Ufficio Stampa Apot