Pedon tra nuovi stabilimenti esteri e premi

In Argentina produrrà 15mila tonnellate l'anno di legumi. Vola il fatturato, riconoscimento al pack

Pedon tra nuovi stabilimenti esteri e premi
Passa dall'Argentina il percorso di consolidamento del Gruppo Pedon, azienda di riferimento a livello mondiale nel settore dei cereali e dei legumi secchi.

Dopo l'apertura a giugno 2015 di uno stabilimento produttivo nel polo industriale di Giza (Egitto) con una capacità produttiva di 18mila tonnellate l'anno di legumi, soprattutto fagioli cannellini, Acos – la divisione Industria di Pedon – ha realizzato un investimento di 1,8 milioni di euro per inaugurare un nuovo sito produttivo di 30mila metri quadrati nel Nord dell'Argentina, situato a Rosario de la Frontera. Qui si riusciranno a produrre 15mila tonnellate l'anno di legumi (cannellini, fagioli e ceci) – pari a circa il 10-15% della produzione argentina – da destinare all'industria conserviera e di surgelazione di tutto il mondo. Di fatto, Acos diventerà la terza azienda in Argentina per quantità esportata di legumi con un fatturato previsto di oltre 13 milioni di euro.

L'amministratore delegato Remo Pedon (nella foto) rileva che se "lo stabilimento in Egitto è un segno importante della continua vitalità del gruppo", l'apertura del nuovo sito argentino è un "ulteriore passo che contribuisce a sostenere la crescita internazionale in atto secondo un modello di business vincente", che, nel 2015, ha portato Pedon a superare il muro dei 100 milioni di euro di fatturato. L'export raggiunge oggi più di 45 Paesi.

Nuovi premi, intanto, hanno reso ancora più prestigiosa la bacheca aziendale. Nelle scorse settimane, infatti, il pack Crush fagiolo, una speciale carta per alimenti sviluppata in collaborazione con le aziende Favini e Lucaprint, è stato riconosciuto come "Best Packaging" agli Oscar dell'Imballaggio 2016, manifestazione ideata dall'Istituto Italiano Imballaggi. Secondo le informazioni del Gruppo "Crush fagiolo riduce del 15% l'impiego di cellulosa vergine proveniente da alberi, racchiude il 30% di fibra riciclata post-consumo e diminuisce del 20% l'emissione di gas effetto serra". "Questo progetto è lungimirante - ha detto Mario Grosso, presidente della giuria degli Oscar - L'astuccio ha un forte contenuto innovativo grazie all'utilizzo di un nuovo materiale realizzato con utilizzo di scarti non commestibili; predilige, dunque, la filiera corta".

L'idea è stata declinata anche sulla lenticchia, con il lancio, annunciato ieri, di Crush Lenticchia: "Ciò conferma il nostro impegno nella promozione di attività economiche rispettose dell'ambiente - ha evidenziato Luca Zocca, marketing manager di Pedon – L'idea di recuperare gli scarti vegetali delle nostre lavorazioni e reintrodurli in un ciclo economico circolare si è dimostrata vincente e il nostro continuo lavoro nel progetto ha portato a questo nuovo importante risultato che ci permette di allargare i possibili usi e settori di destinazione".

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