Apofruit investe su Candonga e diversifica l'offerta

Bastoni: forte segmentazione, prezzi interessanti ma campagna agli albori

Apofruit investe su Candonga e diversifica l'offerta
Un prodotto che ha anticipato la tendenza del settore, ampliando e segmentando notevolmente l’offerta. Tanto che risulta sempre più difficile - o per lo meno rischia di essere semplicistico - fornire un trend puntuale dell’andamento di mercato, perché proprio la differenziazione porta a performance sensibilmente diverse a seconda di varietà e formato. Parte da questa premessa Ilenio Bastoni, direttore generale di Apofruit Italia, per “inquadrare” la campagna delle fragole, tra i prodotti di punta del Gruppo: 13 mila tonnellate prodotte tra Campania (dove la cultivar di riferimento è Sabrina, del partner Coop Sole), Metaponto (Candonga, oggetto di un forte investimento con il raddoppio degli areali, ora superiori ai 100 ettari) e Romagna (dove sono state introdotte nuove varietà nell’ottica di rilanciare il comparto).

Campagna in ritardo rispetto al 2014, prezzi interessanti

Una campagna dall’andamento lento in termini di volumi, ma non di prezzi: “In febbraio, a Scanzano, abbiamo raccolto il 50% di prodotto in più del 2014, a livello di grammatura pianta; a marzo e a inizio aprile le condizioni climatiche hanno però bloccato le operazioni e oggi i volumi risultano inferiori di un 10-15% rispetto a dodici mesi fa”, spiega Bastoni. “C’è spazio e tempo per recuperare, ma è prematuro sbilanciarsi in previsioni: siamo ad appena il 20% del raccolto, in Romagna partiremo solo a fine aprile.  Non dimentichiamo poi che lo scorso anno le rese sono state tra le migliori di sempre”.

Candonga sugli scudi, "tira" il cestino da 300 grammi



Il cestino da 300 grammi di fragola Candonga a marchio Solarelli

“L’andamento del mercato è fin qui abbastanza positivo, anche il dopo Pasqua sta fornendo indicazioni confortanti”, prosegue Bastoni.  “In un contesto caratterizzato da un’offerta ricca e variegata, non c’è dubbio che Candonga si distingua e si vada sempre più affermando; per questo abbiamo deciso di incrementarne la produzione”. La forte segmentazione sta fornendo indicazioni precise anche a livello di packaging: “Tra le nostre proposte spicca il cestino da 300 grammi, confezione particolarmente apprezzata nel trade e al consumo", dice ancora Bastoni.

E anche gli asparagi si fanno attendere

In ritardo anche la stagione degli asparagi: “Lo scorso anno - commenta il direttore generale di Apofruit Italia, realtà che ne produce circa 800 tonnellate -  in questo periodo disponevamo di volumi importanti mentre adesso, complice il clima freddo nelle zone più vocate, in primis la Puglia, praticamente non c’è prodotto”.

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