Verona, mercati ortofrutticoli alla produzione in crisi

Verona, mercati ortofrutticoli alla produzione in crisi
Ridare obiettivi, valore e dimensione economica ai mercati ortofrutticoli alla produzione di Villafranca, Valeggio, Sommacampagna-Sona e Bussolengo- Pescantina. Con queste finalità le amministrazioni comunali del Villafranchese stanno costruendo un tavolo per fare il punto sulla situazione delle strutture ed individuare una strategia futura, nonostante la crisi che si è abbattuta sull'agricoltura locale, in gran parte vocata alla coltivazione di pesche e kiwi.

"I mercati negli anni hanno perso valore perché movimentano sempre meno merce", traccia il quadro Giandomenico Franchini, assessore alle attività produttive di Villafranca, che insieme al consigliere delegato all'agricoltura Adriano Cordioli, sta studiando come affrontare il problema.

"A Valeggio l'anno scorso le due cooperative concessionarie degli spazi, alle quali afferiscono gli agricoltori con la loro merce da sottoporre a contrattazione, hanno chiesto all'amministrazione comunale, proprietaria dell'immobile per il 99 per cento, e alla società di gestione del mercato di ottenere uno sconto sugli spazi in concessione", racconta Vania Valbusa, assessore all'agricoltura di Valeggio. "Sono stati quindi versati canoni inferiori al 50 per cento del prezzo stabilito. Abbiamo voluto dare un segnale di vicinanza al settore, vista la crisi determinata dal crollo del prezzo delle pesche e constatato che la moria del kiwi non avrebbe invertito il trend della stagione. Ma neppure le amministrazioni possono continuare ad accumulare perdite", dice.

I mercati, partecipati in maggioranza dai Comuni, in alcuni casi hanno anche per socio la Camera di Commercio: Villafranca e Bussolengo-Pescantina, in particolare, all'8 per cento per struttura. Ma anche da qui, visti i recenti tagli in campo agli enti camerali, risulta difficile individuare una qualche forma di sostegno. A Villafranca, ad esempio, il consiglio comunale nell'autunno scorso ha votato per non acquisire il 6 per cento delle quote di Op.coopa, società consortile a responsabilità limitata (scarl), nella compagine della società di gestione ed in procedura fallimentare. La stessa decisione a stretto giro è stata presa dalla Camera di Commercio.

In questo quadro è evidente la necessità di fare squadra per il rilancio delle strutture ortofrutticole. "Una priorità che le amministrazioni hanno individuato e su cui speriamo di essere seguiti anche dai comitati di gestione. Abbiamo così cominciato a fare squadra sull'emergenza del kiwi, continuiamo ora anche nell'ottica di formulare progetti condivisi, che possano trovare il sostegno di fondi europei, con la mediazione della Regione o anche partecipando direttamente ai bandi comunitari", aggiunge Franchini.
"Serve promuovere indagini di mercato per sapere in chi direzione orientare le future produzioni e come si evolve la domanda. Occorre promuovere anche la nostra frutta con l'aiuto della ristorazione locale, certificare al cliente la qualità, assicurata tra l'altro dalla filiera corta dei mercati alla produzione, trovare risorse finalizzate all'innovazione", aggiunge Giandomenico Allegri, vicesindaco di Sommacampagna, con delega all'agricoltura.

Fonte: L'Arena